Rossi, ultimo appello «Autonomia nel mirino, siamo noi l’unico argine»
Upt, domani il parlamentino. Gilmozzi: resto dove sono
Ugo Rossi lancia un appello alle ultime forze «esuli» in campo: «Il Patt è l’unico argine a forze che non hanno a cuore la nostra autonomia. La porta è aperta per associazioni, volontari, amministratori che vogliano salvare il nostro territorio». Intanto domani si riunirà nuovamente il parlamentino dell’Upt.
TRENTO «La Lega vorrebbe omologare il Trentino ad altre esperienze che nulla hanno a che vedere, in barba alla nostra autonomia». E il Pd? «A livello nazionale sono un’esperienza superata, è chiaro che non può essere un partito che faccia da baluardo all’avanzata del Carroccio. Con lo spettacolo che ci hanno offerte in queste settimane penso sia chiaro a tutti che sono molto deboli». Il presidente uscente Ugo Rossi è un fiume in piena. E lancia un appello agli ultimi «esuli» della politica: «Mi rivolgo a chi ha a cuore l’autonomia, e vuole difenderla davvero. Il quadro politico si è definito, e quello che abbiamo davanti non mi sembra possa tutelarci. A chi, però, vuole ancora il bene della nostra terra dico che c’è ancora una settimana di tempo per pensarci e per aderire al progetto del Patt, che in questo momento resta l’unico partito in grado di fare da argine all’ondata leghista».
E qui la domanda sorge spontanea, visto che gli scenari appena definitisi vedono diversi «illustri» della politica già in cerca di nuove collocazioni. Sta parlando dell’Upt o dei civici, per caso? «No, guardi, nessuna sigla e direi anche di accantonare certe definizioni date nelle ultime settimane. Il mio è un invito aperto ad associazioni del mondo cattolico, volontari, amministratori locali che sanno cosa potrebbe voler dire una vittoria di chi non ha a cuore l’autonomia. Tutte queste forze sono caldamente invitate a dialogare».
L’invito di Rossi è sul tavolo, ma chiude a eventuali alleanze last minute con il centrosinistra. Eppure ancora ieri pomeriggio circolavano voci insistenti su nuovi contatti tra il candidato Giorgio Tonini e il segretario del Patt Franco Panizza. Un ultimo tentativo per provare a ricucire l’alleanza, anche se il «niet» ad altri nomi che non siano quello di Rossi rende nei fatti improbabile un ripensamento.
Intanto domani tornerà nuovamente a riunirsi il parlamentino dell’Upt. E si prevede un’assemblea piuttosto tormentata, visto il malcontento serpeggiante dopo la bocciatura del nome di Carlo Daldoss. Il consigliere provinciale uscente Mario Tonina è dato in probabile uscita dal partito, mentre negli ultimi giorni voci insistenti davano in bilico perfino l’assessore uscente Mauro Gilmozzi. Proprio quest’ultimo, però, ieri ha smentito qualsiasi voce di addio all’Unione: «Ho delle cose da dire e le dirò al parlamentino, ma questo è il partito che ho contribuito a fondare, sono nella commissione elettorale, insomma vado dove va l’Upt. Non vedo per me un destino diverso». Insomma, qualche insoddisfazione tra i big del partito c’è, ma, come fa notare un altro esponente dell’Unione, «i candidati in campo erano tre, e c’erano almeno due possibilità che il nome finale non fosse quello di Daldoss. Ora, con serietà, bisognerebbe serrare le fila e iniziare a parlare di punti programmatici, pianificare passo per passo la campagna fino al 21 ottobre».
L’Upt, del resto, aveva portato al tavolo del centrosinistra il nome di Carlo Daldoss, dopo che quest’ultimo, a sorpresa, aveva deciso di riaprire le trattative, rinunciando ai paletti su simbolo e candidato posti inizialmente. Dopo 48 ore di seduta fiume, però, il tavolo ha scelto l’ex senatore dem Giorgio Tonini, che ha scalzato anche l’ex direttore de L’Adige Paolo Ghezzi. I mal di pancia, in effetti, non mancano anche nell’ala sinistra: se il giornalista ha infatti garantito che ci sarà, pur non essendo lui il candidato, i suoi sostenitori sono piuttosto scettici e già l’altro ieri Liberi e Uguali ha annunciato lo stop a qualsiasi ipotesi di alleanza con il centrosinistra. Anche sul gruppo Facebook «Paolo Ghezzi for president», però, non mancano gli interventi critici di singoli sostenitori, che non hanno gradito la scelta di Tonini. «Sempre meglio, però, — è questo il leitmotiv di molti interventi lasciati a commento — dell’ex assessore di Rossi».
I ghezziani
Sul gruppo Facebook a sostegno della candidatura, tanti gli interventi critici