Carlo Andreotti sta con la Lega: solo così siamo tutelati Bisesti: «Noi da sempre federalisti e fedeli al Trentino»
Non chiamateli nazionalisti. Almeno qui in Trentino. La Lega respinge l’etichetta, fin dal richiamo del simbolo presentato ieri in conferenza stampa, dove rimane il riferimento al leader Salvini (e non c’è quello al candidato Maurizio Fugatti), ma compare la bandiera storica del Trentino e soprattutto la dicitura «Autonomia» che — puntualizza il segretario cittadino Mirko Bisesti — «non è uno slogan ma una vera e propria dichiarazione di fede».
Bisesti è perentorio: «Sto sentendo tante dicerie e accuse strumentali di una sinistra priva di proposte e argomenti». Bisesti fa riferimento al j’accuse dell’Alleanza e in particolare del suo leader Giorgio Tonini su una Lega salviniana ormai sovranista e perciò nemica dell’autonomia: «La Lega — dice Bisesti — è un partito federalista e autonomista ed è da sempre garanzia dell’autonomia trentina. Oggi (ieri, ndr) presentando il suo libro “I segreti delle stelle” lo ha riconosciuto pubblicamente anche l’ex presidente della Provincia Carlo Andreotti, che è la storia del Patt e che ha detto che i governi di centrodestra sono sempre stati quelli che hanno tutelato di più il Trentino. E siamo l’unica coalizione che tra i suoi alleati ha veri autonomisti come l’Autonomia Popolare di Walter Kaswalder, che oggi ha detto che il Trentino le maggiori competenze le ha avute con Maroni al governo».
«Patt — continua Bisesti — che invece si è sfilato dal centrosinistra dopo le fuoriuscite anche piuttosto polemiche dei loro esponenti storici, che in questi anni non capivano cosa c’entrasse l’autonomismo con la sinistra. La verità è che quella era un’alleanza per il potere e fondata esclusivamente sul potere. Infatti appena si esaurito quel collante il Patt è andato per la sua strada. Dunque quelli dell’Alleanza mi devono spiegare perché si definiscono per l’autonomia che non hanno più autonomisti tra i loro alleati».