Furto bike elettriche, arrestata una coppia: si cerca il complice
TRENTO Furti su commissioni, costose biciclette elettriche portate oltreconfine e rivendute sul mercato nero. Ci potrebbe essere tutto questo dietro alla sparizione di due bike elettriche, del valore di 8.000 euro, rubate l’aprile scorso a Riva del Garda. I due sono stati arrestati, un terzo è ancora ricercato, ma la sensazione è che il giro d’affari del gruppetto di malviventi, sgominato grazie all’operazione «Bike predator» dei carabinieri della compagnia di Riva del Garda, sia ben più vasto. A Brescia nella casa della coppia arrestata, un moldavo di 31 anni e una donna di origini romene, di 30 anni, sono stati trovati diversi arnesi da scasso, gli stessi probabilmente utilizzati per mettere a segno i furti. Saranno i carabinieri a ricostruire l’attività dei due stranieri, forse professionisti, ma non così accorti. Anche i malviventi commettono errori e loro non hanno considerato le telecamere di sicurezza e i controlli scrupolosi dei carabinieri che sono riusciti a ritrovare anche il lucchetto forzato e la catena con la quale erano assicurate le due bike, che erano stati gettati in un tombino. Le telecamere avevano immortalato i due ladri mentre si avvicinavano alle due bici e poi fuggivano fingendosi turisti a passeggio. La certosina analisi dei filmati, svolta in collaborazione con la polizia locale, ha poi permesso di risalire anche alla targa di un’auto, sulla quale erano state caricate le auto. Da qui i carabinieri sono arrivati a Brescia alla coppia di stranieri che è stata arrestata. I due sono ai domiciliari. Sono in corso le ricerche del terzo uomo, il complice che era alla guida dell’auto.