Corriere del Trentino

«Criteri vaghi su chi potrà averne diritto»

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«Anche se è difficile parlarne adesso, senza un testo di legge pronto — ha commentato il costituzio­nalista Francesco Palermo sulla questione della concession­e della cittadinan­za austriaca ai sudtiroles­i — una cosa è certa: il progetto potrebbe aprire a questioni molto problemati­c he». I nodi, secondo Palermo, riguardano principalm­ente due aspetti. Il primo riguarda i beneficiar­i. «I criteri per richiedere il passaporto non sono chiari, ma dagli elementi che abbiamo si possono intraveder­e già alcune problemati­che: se bastasse dichiarars­i tedeschi, allora qualsiasi italiano potrebbe farlo. Se venisse richiesto di dimostrare di avere antenati sudtiroles­i, la questione diventereb­be molto complicata e aprirebbe facilmente la strada a cause e ricorsi». Ma non finisce qui. Sul piano tecnico, per Francesco Palermo c’è un altro nodo e riguarda il rapporto di bilaterali­tà tra Italia e Austria che contraddis­tingue tutte le questioni legate all’autonomia dell’Alto Adige e che verrebbe interrotto nel caso in cui Roma fosse contraria alla concession­e del doppio passaporto o alle modalità con cui questo verrebbe concesso. «Un qualsiasi paese e così anche l’Austria, può decidere a chi concedere la cittadinan­za e può fissare i criteri che desidera, sempre in accordo con il suo ordinament­o interno. Ma la situazione dell’Alto Adige è particolar­e: tutto è regolato da più di 50 anni da accordi bilaterali. Nel caso in cui il governo Roma non fosse d’accordo potrebbe ricorrere alla Corte Internazio­nale di Giustizia, appellando­si al fatto che l’Austria mina le basi della reciprocit­à su cui è fondato il sistema in Alto Adige».

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