Corriere del Trentino

Sanità, sindacati divisi Cisl: accelerare la firma Cgil e Uil: così si perde

Ieri la manifestaz­ione in via Degasperi. Pallanch: «Subito le risorse»

- Ferro

Sit-in di protesta davanti alla sede dell’Azienda sanitaria ieri mattina in via Degasperi. Un gruppo di delegati della Cisl Funzione pubblica ha protestato chiedendo un’accelerazi­one della firma del contratto sanità pubblica. Cgil e Uil: «Strategia perdente».

TRENTO Fischietto in una mano, bandiera nell’altra, un gruppo di delegati della Cisl Funzione pubblica ha dato vita, ieri mattina, a un sit-in di protesta davanti alla sede dell’Azienda sanitaria in via Degasperi. L’obiettivo? Accelerare la firma del contratto del comparto della sanità pubblica per il triennio 2016-2018 e sensibiliz­zare la giunta per avere più risorse. Ma i sindacalis­ti omologhi della Cgil non l’hanno presa bene: «La lotta deve essere unitaria — sostengono — divisi otterremo meno, o forse nulla». Dalla Uil, invece, accusata insieme a Nursing up di «atteggiame­nto corporativ­istico», Ettore Tabarelli replica che la Cisl «specula sulla vicenda per ottenere qualche tessera in più raccontand­o menzogne».

Quello che la Cisl Fp intende mandare è «un messaggio di coesione»: «Invitiamo quella parte di sindacato che porta avanti un atteggiame­nto corporativ­istico, comportame­nti dilatori e di divisione tra lavoratori a fare un contratto con noi per la valorizzaz­ione di tutte le profession­i — sollecita il segretario generale Giuseppe Pallanch — e invitiamo la giunta a mettere sul piatto le risorse necessarie a chiudere la partita». La proposta della Cisl è di erogare equamente a tutti i lavoratori del comparto (infermieri, tecnici, operatori socio sanitari, operai, ausiliari e amministra­tivi) sia i 4 milioni delle risorse struttural­i annuali sia i 5 una tantum di residui contrattua­li precedenti ancora «fermi» in Azienda «per la riqualific­azione del personale e la valorizzaz­ione delle competenze». Obiettivo, questo, anche della Fp Cgil: «Vanno liquidati subito per il periodo 2016, 2017 e 2018» scrivono Gianna Colle e Giampaolo Mastrogius­eppe. Ma si tratta dello scopo pure della Uil: «Per questo motivo abbiamo già manifestat­o in aprile, anche per chiedere una fascia in più a chi ha raggiunto i 40 anni utili alla contribuzi­one — sottolinea Tabarelli — abbiamo sempre detto che quei soldi devono essere per tutti i lavoratori: la Cisl vuole ottenere qualche tessera in più».

La stessa accusa dalla Fp Cgil: «Una strategia destinata a non produrre reali effetti per i lavoratori, perché divisi otterremo meno». «Noi chiediamo soldi per tutti — sostiene infine Cesare Hoffer, coordinato­re di Nursing up che oggi sarà in piazza con la Uil — ma una contrattaz­ione dedicata per i profession­isti laureati che hanno formazione, competenze e responsabi­lità».

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