La Lega non vuole i «transfughi» Si va verso lo stop agli ex del Patt
TRENTO Si va verso il no del centrodestra ai transfughi del centrosinistra. Probabile niet anche per l’ex leghista Civettini.
Ufficialmente nulla è stato ancora deciso e si è ancora al «valutiamo singolarmente caso per caso», ma nella riunione fiume di ieri sera tra i partiti della coalizione (più di tre ore di discussione) è sceso decisamente il «borsino» dei consiglieri provinciali ormai ex Patt Luca Giuliani e Chiara Avanzo, che avevano tentato un approccio prima con l’Autonomia Popolare di Kaswalder e poi con Forza Italia . Ha pesato la linea oltranzista dell’azionista di maggioranza della coalizione, cioè quella Lega che con il suo segretario trentino Mirko Bisesti già nella mattinata di ieri aveva vergato — non a caso e proprio in vista del rendez-vous serale con gli alleati — un comunicato durissimo proprio contro i transfughi, quasi a voler mettere le cose in chiaro e prevenire equivoci: «Per me e la Lega — ha scritto Bisesti — la coerenza è un valore fondamentale. Da parte della Lega non vi è alcuna volontà di accettare la presenza in coalizione di candidati provenienti dal centrosinistra autonomista, ora vicini alla nostra causa solamente per opportunismo. L’opportunismo dettato dai sondaggi che si trasforma in voglia di saltare sul carro del vincitore con nonchalance e trasformismo. Spero che questo messaggio sia chiaro a tutti, perciò mi auguro che tutta la coalizione possa adottare questa linea».
La preoccupazione della Lega, spalleggiata dalla civica Agire, da un lato è quella di non rovinare l’immagine di cambiamento che finora si è voluta offrire agli elettori e dall’altro è di non apparire deboli o intimoriti, soprattutto con i sondaggi largamente favorevoli.
In sospeso (ma è più no che sì) invece la posizione di Claudio Civettini della Civica Trentina, ex leghista uscito dal partito non senza polemiche. Si deciderà oggi. Qui pesano proprio il passato e gli antichi rancori tra Civettini e il Carroccio (locale e nazionale), sovente esplosi anche sui mass media. La Lega non lo vorrebbe, ma qualche alleato spinge. Deciderà oggi Maurizio Fugatti, che è vero che è candidato garante dell’intera coalizione, ma è pur sempre leghista. Fugatti si confronterà a quattr’occhi con Civettini, ma probabilmente sarà fumata nera.
Durante la riunione si sono esaminate anche le posizioni di alcuni sindaci dell’ex area civica (quella che fino a una settimana fa era con Daldoss, per intenderci) e quella del consigliere del gruppo misto Massimo Fasanelli. Disponibilità per Fasanelli, molte perplessità (ancora una volta della Lega) invece su Mattia Gottardi, sindaco di Tione ed ex di Alleanza Nazionale, che da qualche giorno sta valutando l’ipotesi di abbracciare il centrodestra. Bisesti — pur senza mettere veti — ieri sera non ha fatto mistero di non gradirlo, sopratutto per alcune dichiarazioni fortemente anti-leghiste che Gottardi ha pronunciato non più di un mese fa.
Bisesti La coerenza per noi è un valore Diciamo no a chi vuole salire sul carro del vincitore