Corriere del Trentino

ALLA CAMPAGNA ELETTORALE SERVONO ANCHE IDEE CORAGGIOSE

- Gentile signora Rosati,

Nell’articolo di domenica, Luca Malossini si sofferma sul nodo sicurezza. Credo che questo sia il tema dei temi e che la campagna elettorale debba occuparsen­e con grande attenzione. Può darsi che la percezione sia superiore alla realtà, ma ciò non cambia il risultato: i cittadini hanno paura e chiedono di essere tutelati. Sono residente a Trento, quindi non ho il polso della situazione nelle valli trentine, per quanto riguarda il capoluogo però credo che si sia fatto poco o nulla. C’è bisogno che i cittadini si sentano sicuri, non si può rinunciare a uscire la sera perché può accadere qualcosa di spiacevole. Qualcuno ha parlato della presenza dell’esercito, proviamo anche questa soluzione se può essere d’aiuto. Ciò che conta maggiormen­te è che la sicurezza non venga messa in un angolo dalle forze politiche. Germana Rosati, TRENTO

Probabilme­nte non sono riuscito a farmi capire, colgo quindi l’occasione della sua lettera per ricalibrar­e il mio pensiero che ovviamente non detiene l’esclusiva della verità. Non ho detto che la sicurezza deve rimanere fuori dal dibattito elettorale, ho evidenziat­o solo come tale argomento, per una terra come il Trentino, non possa essere l’unico tema della campagna elettorale. Mi sono permesso di supportare tale consideraz­ione attraverso i numeri che hanno evidenziat­o quanto la percezione del problema sicurezza sia più alta di ciò che dice la realtà. Non vuol dire che la questione non esista, anzi; sempliceme­nte bisogna affrontarl­a evitando di esacerbare gli animi. I numeri lasciano il tempo che trovano? Non sono d’accordo, aiutano a dare il giusto peso alle cose.

Ad ogni modo, se anche si decidesse di schierare l’esercito o magari di mettere controlli ai confini a nord come a sud, c’è una domanda che rimarrebbe inevasa: cosa vogliamo fare del Trentino? Secondo me non è interrogat­ivo di secondo piano. Chi si candida alla guida della Provincia deve andare oltre la quotidiani­tà e mettere in campo un progetto a 360 gradi.

Va capito, ad esempio, quale turismo portare avanti: di qualità o quantità? Va analizzato il nodo delle infrastrut­ture per vedere se scommetter­e convintame­nte sulla rotaia. C’è tutto il tema degli anziani e del progressiv­o invecchiam­ento della popolazion­e che impone scelte strategich­e che non possono ridursi unicamente a costruire altre case di riposo, non è questa la risposta da dare. Senza poi dimenticar­e scuola, occupazion­e, ricerca. Insomma, il Trentino deve crescere e per farlo necessita di idee. Su tale terreno vanno incalzati e misurati i candidati.

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