«Translagorai e impianti? Polemiche strumentali»
TRENTO Non ci sta proprio Mauro Gilmozzi a farsi tirare in mezzo alle polemiche «dal sapore politico anziché di contenuto», su temi «già affrontati e concordati con i territori interessati» come la Magnifica comunità di Fiemme e Sat, sulla Translagorai con la prevista ristrutturazione della malga Lagorai, «chiesta dalla stessa Sat e senza impatto ambientale» e sull’eventuale espansione degli impianti di risalita, da Serodoli ad altri, per i quali «la giunta ma non solo — sottolinea secco l’assessore provinciale all’ambiente — ha sempre detto di no, sostenendo uno sviluppo sostenibile del territorio». Polemiche sterili, insomma, «su una questione che non c’è, esiste solo una polemica politica con linguaggi iperbolici» sviluppata da un post sui social sulla pagina Facebook dell’Osservatorio spontaneo sul rispetto per l’ambiente tn «di matrice grillina», dove l’allarmismo diventa virale «e dove si mescolano le sensibilità sul territorio con la dimensione politica dando adito a commenti come massacriamoli alle elezioni». «Una delle amenità di questi tempi», commenta Gilmozzi,
Che entra nel dettaglio. Dalla Translagorai, il percorso trekking da Vetriolo a Passo Rolle, dove sono necessari punti di riferimento per dormire e mangiare. «Sono state individuate una serie di strutture — ricorda Gilmozzi — dove fare piccole modifiche sottoponendole a progetti di restauro: nella fattispecie per la malga nel Lagorai, un terzo sarà adibita a stalla, un parte ad abitazione dedicata al pastore, l’altra per quattro camere da quattro posti letto».
Infine, l’orgoglio e la difesa del proprio operato e di quello di tutta la giunta, oltre a definire «stucchevole» la posizione di Luigi Casanova di Legambiente che sul Corriere del Trentino di ieri lo accusa «di aver deluso e offeso le sensibilità degli ambientalisti». «Il progetto della Translagorai è stato presentato dal coordinamento della rete delle aree protette con la soddisfazione di tutti i protagonisti, e abbiamo approvato il piano parco dello Stelvio anche lì col plauso di tutti: sono soddisfatto del lavoro fatto e che stiamo facendo». «Credo — conclude — che abbiamo lavorato bene gestendo l’ambiente con grande sensibilità: non siamo un’associazione ambientalista e capisco la loro posizione ma non giustifica il pessimismo di Casanova».