Corriere del Trentino

No di Biasioli e Maule Passamani al lavoro per la «corrente civica»

- Ma. Gio.

TRENTO La preoccupaz­ione è palpabile. E i vertici del partito non cercano più nemmeno di mascherarl­a. Dopo le tensioni dell’ultima riunione del parlamenti­no, l’Upt è alle prese con la costruzion­e della lista. E i problemi sembrano superare le certezze.

In questi giorni la commission­e elettorale ha cercato di definire il quadro per capire quante caselle allo stato attuale sono effettivam­ente coperte. E quante invece si dovranno riempire in meno di dieci giorni.

Giorni Sono quelli che mancano alle elezioni provincial­i: l’appuntamen­t o è per il 21 ottobre

La presenza sicura in lista sembra essere, allo stato attuale, quella del capogruppo provincial­e Gianpiero Passamani. Il quale però in questi giorni non ha fatto nulla per nascondere il suo malumore per l’esito della trattativa all’interno della coalizione (culminata con la scelta di Giorgio Tonini come candidato presidente), rimanendo sempre con un occhio puntato al mondo «civico». Per questo, tramontata l’esperienza del polo civico territoria­le lanciato da Francesco Valduga e Roberto Oss Emer (con l’avviciname­nto all’Alleanza e poi il ritiro dalla politica di Carlo Daldoss), Passamani sembrerebb­e intenziona­to a portare in casa upt alcuni degli amministra­tori rimasti «orfani» da quel progetto, creando all’interno della lista dell’Unione una sorta di «corrente civica» in grado anche di assicurare al partito qualche consenso in più.

E se Mario Tonina è dato ormai con un piede fuori dalla porta — le dichiarazi­oni degli ultimi giorni non vanno certo nella direzione di una candidatur­a convinta — c’è chi vorrebbe vedere nella lista anche gli assessori uscenti Mauro Gilmozzi e Tiziano Mellarini, il cui addio è stato più volte annunciato. «In una situazione di difficoltà come quella attuale il loro apporto è fondamenta­le» dice qualcuno, anche se un dietrofron­t dei due esponenti di giunta sembra comunque difficile.

Ma nell’ambiente dell’Unione si sono fatti anche i nomi del presidente dell’ordine dei medici Marco Ioppi e dell’ex presidente della federazion­e provincial­e dei vigili del fuoco volontari Sergio Cappellett­i, che potrebbe garantire molti consensi in città.

Proprio il capoluogo sta dando qualche grattacapo all’Unione. I due assessori della giunta Andreatta Paolo Biasioli e Chiara Maule hanno infatti respinto la richiesta di candidatur­a (Maule è componente della commission­e elettorale e quindi non potrebbe essere della partita). Un «no» che ha un po’ spiazzato: le dimissioni del vicesindac­o avrebbero potuto andare a vantaggio di Salvatore Panetta, «re» delle preferenze nel 2015, che avrebbe quindi potuto entrare in giunta. Tenterà invece il salto in Piazza Dante il capogruppo Massimo Ducati, fino a qualche settimana fa in quota-Daldoss, ma ora tornato nelle fila dell’Unione.

Simboli Sono quelli depositati nei giorni scorsi negli uffici del palazzo della Provincia: 32 i gruppi 51 36

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