No di Biasioli e Maule Passamani al lavoro per la «corrente civica»
TRENTO La preoccupazione è palpabile. E i vertici del partito non cercano più nemmeno di mascherarla. Dopo le tensioni dell’ultima riunione del parlamentino, l’Upt è alle prese con la costruzione della lista. E i problemi sembrano superare le certezze.
In questi giorni la commissione elettorale ha cercato di definire il quadro per capire quante caselle allo stato attuale sono effettivamente coperte. E quante invece si dovranno riempire in meno di dieci giorni.
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La presenza sicura in lista sembra essere, allo stato attuale, quella del capogruppo provinciale Gianpiero Passamani. Il quale però in questi giorni non ha fatto nulla per nascondere il suo malumore per l’esito della trattativa all’interno della coalizione (culminata con la scelta di Giorgio Tonini come candidato presidente), rimanendo sempre con un occhio puntato al mondo «civico». Per questo, tramontata l’esperienza del polo civico territoriale lanciato da Francesco Valduga e Roberto Oss Emer (con l’avvicinamento all’Alleanza e poi il ritiro dalla politica di Carlo Daldoss), Passamani sembrerebbe intenzionato a portare in casa upt alcuni degli amministratori rimasti «orfani» da quel progetto, creando all’interno della lista dell’Unione una sorta di «corrente civica» in grado anche di assicurare al partito qualche consenso in più.
E se Mario Tonina è dato ormai con un piede fuori dalla porta — le dichiarazioni degli ultimi giorni non vanno certo nella direzione di una candidatura convinta — c’è chi vorrebbe vedere nella lista anche gli assessori uscenti Mauro Gilmozzi e Tiziano Mellarini, il cui addio è stato più volte annunciato. «In una situazione di difficoltà come quella attuale il loro apporto è fondamentale» dice qualcuno, anche se un dietrofront dei due esponenti di giunta sembra comunque difficile.
Ma nell’ambiente dell’Unione si sono fatti anche i nomi del presidente dell’ordine dei medici Marco Ioppi e dell’ex presidente della federazione provinciale dei vigili del fuoco volontari Sergio Cappelletti, che potrebbe garantire molti consensi in città.
Proprio il capoluogo sta dando qualche grattacapo all’Unione. I due assessori della giunta Andreatta Paolo Biasioli e Chiara Maule hanno infatti respinto la richiesta di candidatura (Maule è componente della commissione elettorale e quindi non potrebbe essere della partita). Un «no» che ha un po’ spiazzato: le dimissioni del vicesindaco avrebbero potuto andare a vantaggio di Salvatore Panetta, «re» delle preferenze nel 2015, che avrebbe quindi potuto entrare in giunta. Tenterà invece il salto in Piazza Dante il capogruppo Massimo Ducati, fino a qualche settimana fa in quota-Daldoss, ma ora tornato nelle fila dell’Unione.
Simboli Sono quelli depositati nei giorni scorsi negli uffici del palazzo della Provincia: 32 i gruppi 51 36