Doppio passaporto, la Svp contro Conte «Dialogo obbligato»
Conte gela Kurz. Kompatscher: nessuna forzatura, avanti con il dialogo. I senatori contro la Farnesina
Anche se il governo italiano gela l’Austria, l’Svp continua a insistere sul doppio passaporto. «Non ci saranno forzature da parte di Vienna» ha detto il presidente della Provincia Arno Kompatscher provando a gettare acqua sul fuoco. «Il doppio passaporto sarebbe un gesto di riconciliazione» aggiunge la presidente del gruppo per le Autonomie, Julia Unterberger.
BOLZANO Anche se il governo italiano gela l’Austria, l’Svp continua ad insistere sul doppio passaporto. «Non ci saranno forzature da parte di Vienna» ha detto il presidente della Provincia Arno Kompatscher provando a gettare acqua sul fuoco. «Il doppio passaporto sarebbe un gesto di riconciliazione» aggiunge la presidente del gruppo per le Autonomie, Julia Unterberger.
Ieri il cancelliere austriaco Sebastian Kurz era Roma per preparare il vertice dei capi di governo che si aprirà domani a Salisburgo. L’incontro doveva servire per discutere di Brexit e immigrazione ma si è parlato anche di doppio passaporto. La visita del cancelliere è stata anticipata da un comunicato durissimo della Farnesina con il ministro degli esteri, Enzo Moavero Milanesi, che ha annunciato di aver cancellato il viaggio a Vienna proprio a causa del doppio passaporto definito un iniziativa inopportuna che incrina il clima di fiducia tra i due Paesi. Specialmente se fatta alla vigilia delle elezioni provinciali. Una posizione che ieri è stata ribadita anche dal premier Conte. «Ho avuto occasione di esprimere a Kurz che l’Italia ha una posizione chiara sui passaporti e sulla doppia cittadinanza. Una posizione che, come ha sottolineato il ministro degli esteri, è fortemente contraria».
Al termine del faccia a faccia, Kurz ha provato fare il pompiere chiarendo che si agirà d’intesa con Roma. «Non c’è ancora un disegno di legge pronto. L’Italia non ha motivo di agitarsi. Molti sudtirolesi desiderano il doppio passaporto che è anche previsto dal programma di governo. Abbiamo sempre messo in chiaro che agiremo d’intesa con Roma, al momento opportuno agiremo d’intesa con Roma che è un importantissimo partner economico e politico».
Con l’Austria che non molla, anche l’Svp si sente legittimata ad insistere.
«Il doppio passaporto può essere un’occasione per rendere ancora più forte il rapporto tra Italia e Austria. Per questo fatico a comprendere la posizione del Ministro Moavero Milanesi. Così si creano solamente divisioni e nuove frizioni che non hanno senso e di cui nessuno ha bisogno» sottolinea la senatrice Julia Unterberger secondo cui la doppia cittadinanza avrebbe solo implicazioni simboliche per tutti quei sudtirolesi che mantengono un forte legame affettivo con l’Austria e con le proprie radici.
«A cent’anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale — aggiunge Dieter Steger — che per i sudtirolesi ha rappresentato l’inizio di un periodo di profonde sofferenze, il doppio passaporto sarebbe quin- di un nuovo gesto verso la piena riconciliazione, un ulteriore modo per ribadire il valore della convivenza nel rispetto della sensibilità e della storia di ciascuno». Secondo Meinhard Durnwalder un accordo italoaustriaco sul doppio passaporto avrebbe ripercussioni positive anche sull’Unione europea. «É un’occasione che due paesi, forti dell’appartenenza all’Ue, mettano in campo un’iniziativa condivisa con cui si ribadiscono i valori fondanti della convivenza e dell’amicizia tra i popoli. Può essere un’occasione per tutti, per questo spero che il governo italiano possa e voglia avviare un confronto con quello austriaco».
Sulla vicenda è intervenuto anche il governatore Arno Kompatscher che continua a sperare in un intervento del Carroccio che, sul doppio passaporto, finora è stato meno ostile rispetto ai Cinquestelle.
«Dal governo italiano arrivano segnali diversi sulla questione del doppio passaporto per i sudtirolesi. L’autonomia altoatesina e il suo sviluppo si basano da sempre sul dialogo e sarà così anche per quanto riguarda l’eventuale concessione della cittadinanza austriaca, che avverrà solo dopo un cammino congiunto con Roma» ha detto Kompatscher assicurando che da parte di Vienna non ci saranno forzature di nessun genere.
A chiedere forzature invece sono i secessionisti con Südtiroler Freiheit che chiede a Vienna di andare avanti. «Cercando di bloccare l’iniziativa austriaca, Roma dimostra che il doppio passaporto è più che mai necessario» tuona Peter Brachetti.
Il governatore
«Da Roma arrivano segnali contrastanti L’Autonomia si basa sul confronto»
La capogruppo
«Fatico a comprendere l‘uscita di Moavero, così si creano solo nuove frizioni»
Steger
«A 100 anni dalla fine della Grande guerra sarebbe un importante gesto simbolico»
Durnwalder «Spero che i due governi si mettano d’accordo Sarebbe un’occasione per l’Unione europea»