Lega e 5 Stelle: ora parliamo dei problemi veri
Forza Italia esulta: il cancelliere si metta il cuore in pace. Rampelli (FdI): ritorsioni commerciali contro Vienna
BOLZANO I toni fermi utilizzati dal governo italiano piacciono un può a tutti. Anche se c’è chi, come Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, arriva addirittura a prefigurare «ritorsioni commerciali nei confronti dell’Austria». Ma nel complesso l’iniziativa della Farnesina viene accolta con grande favore.
«Evidentemente a Kurz piace fare orecchie da mercante e ascolta solo ciò che gli fa piacere rifiutandosi di vedere la realtà dei fatti» attacca la coordinatrice regionale di Forza Italia, Michaela Biancofiore secondo cui il cancelliere sta cercando di rifondare l’impero austroungarico. «Per fortuna il governo ha capito che dietro questa insistente richiesta dell’Austria si celano interessi che non hanno nulla a che vedere con la tutela delle minoranze linguistiche, ma è puro colonialismo per interessi nazionali austriaci e della Svp. Kurz si metta l’anima in pace perché, la storia non si riscrive. Gli altoatesini che vogliono avere il passaporto austriaco si trasferiscano». «Il governo ci ha ascoltato» aggiunge la vicepresidente della Camera Mara Carfagna.
Toni duri arrivano anche dalla Lega. Nonostante Salvini abbia ipotizzato un accordo con l’Austria, il commissario del Carroccio Massimo Bessone rimane fortemente contrario. «Il doppio passaporto per i sudtirolesi è solo propaganda elettorale per i partiti di lingua tedesca e l’ennesima occasione per piagnucolare per i partitelli dell’estrema destra italiana. Noi operiamo affinché tutti e tre i gruppi linguistici presenti sul territorio possano vivere alla pari in questa terra. Tutto ciò che, come il doppio passaporto, crea divari va condannato — conclude Bessone —. Preoccupiamoci di problemi seri e non di queste cretinate».
Sulla stessa linea anche il Movimento 5 Stelle. «Al 90% dei sudtirolesi si sono rotti del doppio passaporto. I problemi delle persone sono altri, abbiamo già il passaporto europeo» commenta Diego Nicolini, capolista dei pentastellati che auspica un ritiro della proposta da parte dell’Austria. «In campagna elettorale l’Svp strizza sempre l’occhio alla destra, in passato era la schedatura etnica negli asili. Oggi il doppio passaporto» aggiunge Francesca Morrone.