Avanguardia ed eco-sostenibilità, il vino in Alto Adige si fa sottoterra
Pronta la nuova sede di Cantina Bolzano. Inaugurazione a primavera Edificio innovativo e mimetizzato: il costo si aggirerebbe sui 15 milioni
BOLZANO «Gli ettari gestiti dai 220 soci di Cantina Bolzano sono 340, con il nuovo sito produttivo potremmo arrivare a gestire fino a 400 ettari. E grazie allo spostamento della produzione da Gries a San Maurizio le operazioni di vendemmia saranno più facili da gestire e avranno un minore impatto sul traffico cittadino».
Michael Bradlwarter, presidente di Cantina Bolzano, spiega così l’imponente realizzazione della nuova sede, «la più innovativa cantina urbana dell’intero arco alpino», ultimata in questi giorni dopo 3 anni di lavori e che sarà inaugurata ufficialmente la prossima primavera.
Progettata dallo studio Dell’Agnolo-Kelderer di Bolzano, la nuova struttura è stata costruita
Sviluppo
Con il trasloco la realtà vinicola gestirà 400 ettari e produrrà 500 mila bottiglie in più
su una superficie agricola di circa 20.000 metri quadri. La cantina sociale bolzanina non dichiara l’ammontare totale del costo di realizzazione, ma i contributi erogati dalla Provincia autonoma di Bolzano, dall’Unione europea e dallo Stato ammontano a 4,9 milioni di euro. Tuttavia, secondo i bene informati, l’intera operazione dovrebbe aggirarsi attorno a una cifra che supererebbe i 15 milioni di euro.
«Un altro motivo per cui la nuova cantina è stata fortemente voluta – spiega Bradlwarter - riguarda la possibilità di vinificare in serbatoi separati la produzione proveniente dai diversi cru, filosofia già seguita nella vecchia sede, ma che grazie all’aumento di spazio all’interno del nuovo sito produttivo potrà essere ulteriormente implementata. Anche il sistema di vinificazione a gravità permetterà di migliorare la qualità già molto alta dei vini di Cantina Bolzano».
La realtà vinicola bolzanina attualmente conta su 33 dipendenti e 220 soci: vengono prodotte 36 diverse etichette per un totale di circa 3 milioni di bottiglie all’anno, che trovano commercializzazione sia nel canale Ho.Re.Ca che nella grande distribuzione. L’Italia conta per il 75%, mentre l’export, circa il 25% del totale, si focalizza principalmente su Germania, Austria, Svizzera e Asia. Con la nuova cantina la potenzialità produttiva potrebbe aumentare di oltre mezzo milione di bottiglie.
Simbolo della nuova costruzione è la struttura centrale in vetro a forma di prisma rivestita da foglie di vite stilizzate realizzate in lamiera traforata di alluminio color bronzo. L’intero edificio è costruito sotto il livello del terreno, un sistema di superfici terrazzate dove verranno piantati dei vigneti in modo da mimetizzare totalmente la struttura. Un’opera perfettamente integrata nella superficie collinare circostante che sfrutta la pendenza del suolo per realizzare il processo di lavorazione a caduta del vino (con un notevole risparmio energetico poiché non richiede l’utilizzo di sistemi di pompaggio), sistemi di ventilazione naturale, impianti a pellet completamente autonomi, uso ottimale della luce naturale, moderni chiller a CO2 per il raffreddamento di ambienti e serbatoi.
Tecnologie e sistemi costruttivi all’avanguardia che uniscono i principi di funzionalità e valorizzazione del vino a quelli di ecosostenibilità e tutela del paesaggio e che hanno consentito alla struttura di essere la prima cantina sociale in Italia a ottenere la certificazione CasaClimaWine.