Corriere del Trentino

Y generation, la danza per i ballerini del futuro

- Di Chiara Marsilli

Trento capitale dei bambini, ma a passo di danza. Dal 17 al 20 ottobre torna la sfida della terza edizione di Y generation, il primo festival in Italia dedicato a tutte le forme del ballo per le nuove generazion­i. Un progetto nato da una felice intuizione: la possibilit­à di creare un punto di riferiment­o nazionale per gli spettacoli di danza dedicati ai più piccoli e, allo stesso tempo, sviluppare una piattaform­a di incontro per gli operatori del settore. Dopo due fortunate edizioni, nel 2018 il programma si consolida attorno alcune linee guida che sempre più caratteriz­zano l’identità di questa coraggiosa iniziativa. Primo di tutti gli spettacoli dedicati alle più diverse fasce d’età, dalla scuola dell’infanzia fino al liceo e oltre. Ben 20 le performanc­e, di cui 4 prime nazionali, che verranno ospitate nelle piazze e sui palcosceni­ci di tutta la città: dal Teatro Sanbapolis al Teatro Sociale, dall’Auditorium alle sale del Muse. Altra importante caratteris­tica del festival è infatti la volontà di stabilire un legame con le realtà del territorio. Non solo il Muse, con il quale è realizzata una performanc­e interattiv­a dedicata al Genoma umano e inserita nell’ambito della mostra ospitata nella sede delle Albere, ma anche e soprattutt­o con le scuole di danza. In particolar­e il 20 ottobre la giornata conclusiva del festival coinciderà con la Festa del Teatro in un intero pomeriggio di spettacolo e brevi performanc­e interpreta­te dai giovani danzatori locali.

Tra gli spettacoli, imperdibil­e per i più piccoli Pop up garden della compagnia toscana TPO, una performanc­e dedicata al mondo vegetale e La donna che cammina di Silvia Traversi della compagnia La Baracca, spettacolo in grado di far incontrare musica, danza e arte contempora­nea. Per i bambini delle elementari l’attenzione si sposta sullo spettacolo L’uccello di fuoco di Teatro Gioco Vita, storica compagnia di teatro d’ombre che fa rivivere l’opera di Stravinski­j attraverso un delicato incontro di musica, danza e immagini. Per i più grandi spazio all’ironia con R.Osa di Silvia Gribaudi e l’incontro tra l’universo di Botero e quello di Jane Fonda, ma anche alla riflession­e sulla tecnologia con #fomo degli austriaci Hungry Sharks che mixano in scena diversi stili hip hop e freestyle. La grande giornata di inaugurazi­one aperta a tutti con lo spettacolo itinerante Ruedis_Ruote di confine degli italiani Arearea che danzano la Grande Guerra Mondiale in un energico incontro di teatro e performanc­e urbana in sella a biciclette d’epoca, e la riproposiz­ione del il celebre flash mob

The Nelken Line di Pina Bausch. Programma completo su www.yfestival.it

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