La scuola italiana prende esempio dagli atleti disabili
Festa di inizio anno al Rainerum con in testa Planker. Minnei: volontà e tecnologia fanno la differenza
BOLZANO «La tecnologia a scuola nella società delle differenze». È il tema scelto dalla Sovrintendenza scolastica italiana per inaugurare il nuovo anno scolastico, ieri mattina al teatro Rainerum.
L’assessore provinciale Christian Tommasini ha ribadito che «il periodo formativo è uno dei più importanti nella vita» e che «aiuterà ad affrontare i problemi della società».
Anche la sovrintendente Nicoletta Minnei ha voluto incoraggiare gli alunni nel mettere passione e creatività in ciò che fanno.
«La società è sempre stata fatta di differenze, adesso abbiamo delle grosse opportunità per compensare e sono quelle date dalla tecnologie — ha detto la sovrintendente — questo tema può interessare i ragazzi a scegliere scuole che sono impostate più sulla tecnologia che sulla formazione liceale, perché la tecnologia è il futuro».
Gli ospiti scelti per parlare agli alcuni delle classi medie e superiori, sono stato gli atleti paralimpici del gruppo sportivo disabili Alto Adige (Gsda). Tra questi anche Florian Planker, giocatore di hockey su slittino ed ex sciatore. È stato cinque volte campione ai giochi paralimpici invernali, e portabandiera per l’Italia negli ultimi Giochi. Ha parlato ai ragazzi della sua esperienza personale, l’incidente che l’ha portato all’amputazione della gamba e di come tutto ciò non l’abbia fermato: «Oggi la tecnologia ha fatto progressi notevoli, abbiamo le leghe in carbonio, prima c’era il ferro che era molto pesante per le prestazioni sportive. La tecnologia ci aiuta a svolgere bene le attività sportive».
Anche Raimund Thaler, ciclista paralimpico afferma che «l’importante è mettere passione non solo nello sport ma anche nello studio e nel lavoro». È salito sul palco anche Riccardo Laini, medaglia d’argento ai Campionati Italiani paracycling ed ex studente dell’Istituto Galilei. Nato con una malattia rara che l’ha portato in seguito all’amputazione dell’arto inferiore. «Questo non mi ha mai fermato» dice Laini, a sua volta fautore con altri di un poggia testa regolabile che ha favorito altri disabili: «È importante creare dei punti di incontro fuori dall’orario scolastico, è bello poter sviluppare qualcosa che possa essere utile nel futuro», ha concluso Laini.