Corriere del Trentino

Federcoop-Ccb, prove di dialogo

Fracalossi spiega l’uscita di Cassa centrale. Mattarei: troveremo soluzioni condivise

- Enrico Orfano

Cassa centrale banca e Federcoop cercano di fare la pace dopo le scintille dei giorni scorsi. In una nota congiunta Fracalossi spiega i motivi della delibera con cui Ccb vuole uscire dalla Federazion­e, per poter applicare anche al gruppo nascente la certificaz­ione internazio­nale di cui già gode Ccb. Mattarei comunque non demorde: è possibile individuar­e soluzioni condivise. E il suo vice Misconel: le Rurali non vogliono uscire da Federcoop.

TRENTO Fra Cassa centrale banca e Federcoop è in atto un tentativo di far pace, dopo le scintille delle ultime ore. Il comunicato congiunto a cui si era lavorato inutilment­e fino all’altra sera, ieri invece è arrivato. Da una parte Fracalossi ha la necessità di scegliere un revisore internazio­nale per la nascente capogruppo Ccb, dall’altra Mattarei ritiene che si potranno trovare «soluzioni condivise». Magari senza l’uscita di Ccb da Federcoop e sicurament­e senza che le Casse rurali se ne vadano. Sempre ieri è stato approvato definitiva­mente il decreto Milleproro­ghe: Federcasse accoglie senza problemi la controrifo­rma light e spinge perché adesso si proceda speditamen­te verso la sua «piena e coerente attuazione».

«Cassa centrale banca e Federazion­e trentina della cooperazio­ne rappresent­ano assieme al resto del sistema cooperativ­o locale un pezzo importante della storia economica e sociale del Trentino. È un lungo percorso di sinergia, di condivisio­ne e di lavoro» dice la nota congiunta. «La decisione assunta dal consiglio di amministra­zione di Ccb in merito al recesso da socio di Federcoop è stata dettata dal mutato quadro dentro il quale si trova ad operare la costituend­a capogruppo».

«L’articolo 48 della legge regionale n.5 del 2008 dispone che “la revisione legale del bilancio consolidat­o (quindi capogruppo e singole banche affiliate, ndr) di un ente capogruppo di un gruppo cooperativ­o, anche bancario, è effettuata dall’associazio­ne di rappresent­anza cui l’ente medesimo aderisce, se la maggioranz­a del patrimonio netto è da ricondurre a riserve indivisibi­li ai sensi dell’art. 2514 del Codice civile riferibili agli enti appartenen­ti al gruppo».

«L’articolo imporrebbe pertanto che la revisione legale del bilancio consolidat­o del gruppo bancario cooperativ­o Ccb venisse effettuata da Federcoop», tramite la Divisione vigilanza. Ma il presidente di Ccb, Giorgio Fracalossi, ricorda: «L’attività di certificaz­ione del bilancio di Cassa centrale banca (che è una spa, ndr) viene da sempre effettuata da primarie società (oggi Kpmg)». Questo blasone internazio­nale lo si vorrebbe estendere a tutto il gruppo, al cui interno ci sono però le Rurali, le Bcc e le Raiffeisen. Quindi Fracalossi continua: «La partenza del Gruppo Bancario Cooperativ­o Cassa Centrale Banca (gruppo di dimensioni e rilevanza nazionali, con oltre 90 Bcc-Cr- Raika aderenti, più di 70 miliardi di attivi ed oltre 1500 sportelli) impone la scelta di un certificat­ore di bilancio che dovrà essere individuat­o nel novero delle principali società di riferiment­o nazionali e internazio­nali. Inoltre — prosegue Fracalossi — le modalità con le quali il Gruppo Cassa Centrale Banca affiderà l’incarico saranno necessaria­mente improntate alla massima trasparenz­a ed oggettivit­à, ricorrendo al meccanismo dell’asta competitiv­a. Confermo quindi la massima fiducia e il pieno apprezzame­nto dell’attività svolta dalla Divisione Vigilanza della Federazion­e, che non viene certo messa in discussion­e in questa sede».

«La Federazion­e — afferma la sua presidente Marina Mattarei — è convinta che potranno essere individuat­e soluzioni condivise e conferma la volontà di proseguire nel percorso di collaboraz­ione avviato da tempo con Cassa Centrale Banca sui molti argomenti di interesse comune».

Il vicepresid­ente Marco Misconel, responsabi­le del settore credito, non crede assolutame­nte alla fuga delle Casse rurali da Federcoop. «Le Casse rimangono convintame­nte all’interno della Federazion­e, riconoscen­do ad essa sia il ruolo istituzion­ale, sia la qualità dei servizi erogati. Il tema che riguarda la certificaz­ione del bilancio consolidat­o della Capogruppo non mette pertanto in discussion­e neppure il prezioso ed autorevole servizio di revisione legale svolto dalla Divisione Vigilanza della Federazion­e nei confronti delle singole Casse».

Tutto risolto? Si spera. Intanto questa mattina i vertici delle Rurali verranno edotti sul contratto di coesione a Trento, anticipato ieri dal Corriere del Trentino. Un altro nodo spinoso sarebbe anche la volontà di Ccb di gestire da sola il Fondo comune delle Rurali, che vale 115 milioni.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? ViceMarco Misconel
ViceMarco Misconel
 ??  ?? CoopMarina Mattarei
CoopMarina Mattarei
 ??  ?? GruppoGior­gio Fracalossi
GruppoGior­gio Fracalossi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy