Tonina va con Fugatti. Rabbia Upt: elettori giudicheranno
Il consigliere in lista con Progetto Trentino: «Qui i miei valori». Il suo ex partito: «Quelli della Lega?»
TRENTO L’addio fa rumore. E soprattutto fa discutere. Mario Tonina lascia l’Upt e il centrosinistra e si candida con il centrodestra. La decisione per la verità era nell’aria già da mercoledì sera e questo giornale l’aveva anticipata, ma ieri mattina il diretto interessato ha ufficializzato il divorzio con il suo partito storico e l’abbraccio a Progetto Trentino, la lista di Silvano Grisenti (anche lui ex superassessore del centrosinistra) nata nel 2013 proprio dagli ex Upt e che corre con Maurizio Fugatti.
«Progetto Trentino rappresenta bene in quanto a idee e valori il mio percorso politico» scrive Tonina, che da consigliere provinciale terminerà la legislatura nel gruppo misto.
Raggiunto al telefono sottolinea che «la scelta è dettata da come sono andate le cose nel mio ex partito e nel centrosinistra». Tonina si riferisce alla decisione della coalizione di correre con Giorgio Tonini e non Carlo Daldoss come leader e candidato presidente. Tonina però respinge l’accusa di trasformismo: «Il mio comportamento è sempre stato limpido. Il 6 settembre avevo già comunicato all’Upt che non mi sarei candidato con il centrosinistra. La mia intenzione era quella di stare fermo, perché a 60 anni il mio lavoro ce l’ho (Tonina è in aspettativa da direttore della Federazione Allevatori ndr) e non devo chiedere nulla alla vita”. Tuttavia “poi sono arrivate diverse liste a chiedermi di candidarmi, tra cui Progetto Trentino, e il territorio — in primis quello giudicariese — mi ha chiesto a gran voce di ripresentarmi. Ho sempre preso le mie preferenze e il mio lavoro di questi anni è stato riconosciuto dagli elettori. Porto voti alla Lega? In realtà a far vincere la Lega sarà la mia ex coalizione, che litigando si è rassegnata a una sconfitta sicura ».
Lega però che mal digerisce la sua candidatura: «Sono un uomo libero e non mi pongo la questione. Posso dire però di aver parlato con Fugatti anche stamattina (ieri ndr) e lui mi ha assicurato che non ci sono problemi».
Dall’Upt preferiscono non replicare ufficialmente. È palpabile però lo sconcerto e l’amarezza per la scelta dell’ex compagno di partito. In via Lunelli fanno sapere che dopo il caso Daldoss, Tonina aveva garantito che non si sarebbe ricandidato con nessuno. E c’è chi è lapidario: «L’Upt ha sempre rappresentato quei valori popolari degasperiani. Valori che nulla c’entrano con la Lega. L’elettorato giudicherà la scelta di Tonina».