Euregio, la sfida è sui trasporti
I tre governatori riuniti a Castel Tirolo, deliberata una serie di iniziative
L’Euregio vuola alzare la voce anche sui trasporti. Dopo il Brennero, la prossima sfida viaggia sulla rotaia.
BOLZANO «L’Euregio è a pieno titolo un’entità politica capace di prendere decisioni e di influire in progetti importanti e non solo una mera alleanza amministrativa». Lo hanno sostenuto ieri i tre presidenti del Tirolo, dell’Alto Adige e del Trentino a Castel Tirolo nella seduta della giunta e dell’assemblea del Gruppo europeo di cooperazione territoriale (Gect).
Günther Platter al suo terzo mandato per il Tirolo, Arno Kompatscher per il Sudtirolo e Ugo Rossi per il Trentino, gli ultimi due in «scadenza», lo hanno affermato sulla scorta dei risultati ottenuti in tema di migrazioni e di confine del Brennero e di trasporti transfrontalieri.
«Siamo un attore politico ascoltato in Europa e dai nostri rispettivi governi — ha detto in particolare Arno Kompatscher — Non esistiamo solo sulla carta, ma siamo capaci di parlare a una voce e ottenere risultati. Il fatto che si sia raggiunto un accordo per mantenere il libero transito dei nostri cittadini al Brennero, definendo dei protocolli in tema di migrazioni — ha aggiunto il governatore sudtirolese — è frutto di un lungo lavoro di mediazione che ci ha visti coinvolti con successo. Lo stesso si può affermare in materia di transito delle merci lungo la direttrice che attraversa i nostri territori». Kompatscher ha poi ribadito che l’imminente rinnovo della convenzione per A22 consentirà di aprire la fase di adeguamento delle politiche tariffarie introducendo il cosiddetto «pedaggio ambientale» che equiparerà le tariffe dell’Autobrennero a quelle delle altre direttrici, scoraggiando in tal modo il traffico deviato, ovvero quello che oggi percorre la nostra autostrada perché tariffariamente più conveniente. «Con il ricavato del pedaggio ambientale — ha aggiunto Kompatscher — andremo a finanziare i progetti di passaggio del traffico pesante dalla gomma alla rotaia».
«A questo si aggiunga — ha detto dal canto suo Ugo Rossi — che la Provincia di Trento ha inserito in bilancio 10 milioni di euro per potenziare l’interporto di Trento e che il progetto d’interramento della ferrovia nel capoluogo ha già mosso passi concreti. Sarà un progetto vitale per la realtà della città e per il corridoio verso il Brennero».
Günther Platter ha sottolineato come proprio per il fatto che spesso i governi nazionali hanno diversità di vedute su determinati temi, l’esistenza di un luogo di mediazione come l’Euregio diventi fondamentale per salvaguardare le specificità di determinati territori. «L’Euregio — ha detto il governatore del Tirolo — è un luogo di compensazione e di mediazione che ha reso possibili risultati che altrimenti non avremmo singolarmente ottenuti. La forza ci viene dall’unione, che ci consente di gestire una situazione complessa come quella delle migrazioni senza ostacolare i nostri cittadini».
Perché l’Euregio non sia solo un organismo lontano dalla gente, ma capace di unire anche le popolazioni, ieri la sua giunta ha deliberato una serie di iniziative di non minore importanza tra le quali un piano strategico di mobilità in bicicletta che punta all’ampliamento delle piste ciclabili e alla copertura dei collegamenti mancanti soprattutto nelle zone di confine. Altre iniziative in questo campo saranno: un bollettino meteo unificato, la cartina geografica dell’Euregio da distribuire nelle scuole, le giornate Euregio della mobilità e la riedizione dei riuscitissimi Giochi dell’Euregio, invernali e estivi, fra due anni. «I progetti sui quali cooperiamo in tema di cultura, sport, università, giovani e nel sociale — hanno concludono i tre governatori — sono il collante sul quale poggia la nostra unione».