I camionisti «Via il divieto di sorpasso»
Rigotti: «Per il direttore generale una scelta di vita». In Nosio arriva Fambri
Incontro cordiale ieri fra le associazioni di autotrasportatori e i vertici di Autobrennero. Dimostrata la bontà del divieto di sorpasso ai camion, ma nel sondaggio di Cna Fita il 66% lo vuole abolire.
TRENTO Dopo sei anni Fabio Maccari lascia il ruolo di direttore generale del gruppo Mezzacorona. Al suo posto sale al comando Francesco Giovannini, già direttore della controllata Nosio. «Maccari ha fatto una scelta di vita — spiega il presidente Luca Rigotti —. Noi lo ringraziamo molto, soprattutto perché ha fatto crescere il personale interno dell’azienda».
Mezzacorona ha chiuso lo scorso esercizio al 31 luglio 2017 con un fatturato da 184,7 milioni (+5,7% sul 2015). Anche il prossimo bilancio è dato in crescita. L’arrivo di Maccari, dopo gli anni di Fabio Rizzoli e della realizzazione della Cittadella del vino, sono stati quelli della riorganizzazione e del consolidamento del gruppo. Maccari — proveniente dal gruppo Deoleo, multinazionale spagnola della produzione olearia — tornerà nel settore alimentare «non vino», in una realtà fuori Trentino, in Lombardia.
Rigotti, nonostante il passaggio non facile, si dice sereno, «in un mese abbiamo affrontato il problema, con il pieno coinvolgimento di Maccari stesso. Abbiamo scelto di puntare su Giovannini, che è cresciuto molto alla guida di Nosio e a fianco del direttore generale».
Alla controllata Nosio salirà, in qualità di direttore, Stefano Fambri, attualmente direttore commerciale Italia. Giovannini, 47 anni, laureato in economia e commercio, è in azienda dal 1997.
«Lascio il cuore in questa società, in cui ho incontrato un presidente che è un amico — dice emozionato Maccari —. Sarà una transizione il più possibile rassicurante. Da quando sono entrato, l’azienda è cambiata e ora la squadra è notevole. Nel 2012 c’era bisogno di discontinuità, ora invece di continuità. Giovannini è sempre stato vicino a me in questi anni, anche perché cerco sempre di fare squadra, non ho attività di cui mi occupo da solo». Il passaggio di consegne «avviene in un momento con indici in forte crescita, dopo anni in cui i risultati parlano da soli. L’esercizio in corso non era iniziato bene, la vendemmia dello scorso anno ha avuto problemi e alcuni mercati hanno risposto di meno, ma siamo riusciti a chiudere positivamente lo stesso» aggiunge il manager.
Come dice Rigotti, «nel 2012 non avevamo personale interno preparato, per questo abbiamo cercato un tecnico di esperienza internazionale. Adesso invece possiamo valorizzare le risorse interne, che sono state notevolmente responsabilizzate». «Nel mio compito c’era proprio il trasferimento di know how — sottolinea Maccari — Mandato che credo di avere assolto».
«Puntare sulle risorse interne è stata una scelta importante non solo per me e Fambri, ma per tutta la squadra — dice Giovannini —. Io sono entrato in Mezzacorona 21 anni fa, quando si stava costruendo la Cittadella, quindi ho avuto la fortuna di vederla crescere. In questo modo mi sono fatto un bagaglio di conoscenze di prima mano, prima come amministrativo, passando poi a direttore amministrativo di Nosio e nel 2014 alla direzione della spa. Ringrazio Maccari, non solo per il fatto che va via, ma perché sei anni di esperienza con lui sono preziosi».
In qualità di nuovo direttore generale Giovannini fa sapere che «non ci sarà alcun trauma, tutto sarà in continuità rispetto a prima. L’azienda ha indici molto buoni, per questo è possibile che in futuro ci impegneremo in qualche acquisizione. Non domani mattina però. Dovrà essere un’operazione ponderata, in grado di portare ricadute positive a tutta la filiera. E intanto i numeri miglioreranno anche quest’anno» conclude il nuovo direttore.