Corriere del Trentino

L’ex Poeta teme l’Aquila «Giocano a memoria»

PEPPE POETA, IL GRANDE EX Il play: «La Dolomiti Energia è tra le sei squadre che lotteranno per il primo posto»

- Stefano Frigo

TRENTO Da luglio 2015 al maggio successivo è stato una pedina centrale nello scacchiere dell’Aquila al secondo anno in serie A. In bianconero ha disputato 26 partite mettendo a referto 149 punti, ora si appresta ad affrontare la terza stagione con la canottiera dell’Auxilium Torino detentrice della Coppa Italia.

Poeta, domani affrontere­te Trento nella prima semifinale della Supercoppa Italiana. Come vi presentere­te a questo appuntamen­to?

«Siamo indietro, inutile nasconders­i. Il nostro nuovo coach Larry Brown è arrivato qualche giorno più tardi rispetto all’inizio della nostra preparazio­ne, le facce nuove che compongono il roster sono molte, qualche problemino fisico lo abbiamo registrato e a questo sommiamo difficoltà logistiche legate alle strutture dove poter lavorare. Personalme­nte posso dire di star bene ma ovviamente conta poco rispetto al concetto di squadra che dev’essere sempre prioritari­o».

Tornando proprio al suo tecnico, com’è lavorare con un mostro sacro della pallacanes­tro mondiale come Larry Brown?

«Senza ombra di dubbio è molto stimolante, ha un modo diverso di vedere il basket rispetto agli altri tecnici che ho avuto nel passato. È chiarament­e tutto molto più college e americano. Lui è carico e motivatiss­imo, ora toccherà a noi adeguarci al suo credo e

Larry ci ha portato uno stile tipo college, starà a noi giocatori adeguarci alle sue idee

alle sue convinzion­i tecnico-tattiche , non esiste possibilit­à contraria».

Potenzialm­ente che tipo di squadra potrà essere la sua Fiat Torino una volta che sarà a pieno regime? E lei che ruolo pensa di potersi ritagliare?

«Sicurament­e molto atletica, punteremo su corsa e dinamismo cercando il campo aperto e una difesa sempre intensa. Per quanto mi riguarda penso invece di poter essere il

Poeta visto nelle ultime quattro–cinque stagioni, un giocatore che può garantite una ventina di minuti di esperienza (il play campano è al suo 14esimo anno nella massima serie nazionale ndr) e, perché no, anche di qualità».

Venendo invece all’attualità: che match si aspetta domani sera contro la Dolomiti Energia?

«Affrontare Trento è sempre molto difficile per tutti. È vero che anche loro registrano defezioni importanti e diversi giocatori non sono al cento per cento però possono contare su uno zoccolo duro di atleti che si conoscono a memoria e soprattutt­o conoscono a memoria i dettami tecnici di Maurizio Buscaglia. Quando la forma fisica non è al top sapere che tipo di movimenti farà il tuo compagno e poter puntare su un gioco di squadra già rodato e collaudato può risultare determinan­te».

Nel prossimo week end prenderà il via ufficialme­nte la serie A, qual è la personale griglia di partenza di Peppe Poeta?

«Vedo sei squadre un gradino sopra le altre e le dico in ordine sparso: Venezia, Bologna, Trento, Milano, Sassari e Avellino. Tra queste saranno i dettagli a fare la differenza ma il valore dei roster — per lo meno sulla carta — è molto simile. Noi invece abbiamo ancora molto da lavorare, non voglio essere ripetitivo ma possiamo puntare a diventare nel corso della stagione l’eventuale sorpresa in positivo dell’annata. Credetemi con tanti rookie, altri elementi molto giovani e un allenatore che comunque è al suo primo anno in Europa non è mai semplice».

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 ??  ?? Veterano Peppe Poeta, classe 1985, con la maglia di Torino Ha giocato a Teramo, Bologna e Trento
Veterano Peppe Poeta, classe 1985, con la maglia di Torino Ha giocato a Teramo, Bologna e Trento

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