Tononi spinge i giovani «Il Trentino li favorisca»
Premiato l’economista Tononi. Olivi: «Ha sviluppato progetti e qualità»
Massimo Tononi, classe ‘64, nato e cresciuto in Trentino è premio «Trentino dell’anno» in questa trentesima edizione.
TRENTO Classe ’64, nato e cresciuto in Trentino, ha proseguito gli studi all’Università Bocconi di Milano, per poi intraprendere la carriera altrove, prima a Londra, negli uffici della Goldman Sachs, e poi a Roma. Massimo Tononi, premio «Trentino dell’anno» in questa 30esima edizione, vanta nel curriculum un trascorso da Presidente del Cda della Banca Monte dei Paschi di Siena, oltre che da sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, dal 2006 al 2008. Da luglio è Presidente di Cassa Depositi e Prestiti, si impegna per «favorire lo sviluppo del territorio e gli investimenti nel servizio pubblico». È recente, per esempio, l’aiuto offerto dalla Cassa Depositi e Prestiti per consentire al Comune di Genova di riprendersi dalla ferita provocata dalla caduta del Ponte Morandi.
«Dopo il crollo del ponte, abbiamo reperito più di 100 appartamenti per dare una casa agli sfollati, abbiamo sospeso i mutui che il Comune di Genova aveva aperto nei confronti della Cassa e, infine, abbiamo contribuito al ripristino della viabilità cittadina nei tempi più rapidi possibili» spiega Tononi.
Un profilo professionale di altissimo livello, quello dell’economista, come ribadito dal vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi, incaricato ieri pomeriggio di consegnargli la targa durante la cerimonia di premiazione al Castello del Buonconsiglio. Si tratta infatti di un premio che è assegnato annualmente dal Gruppo Culturale Uct a un personaggio trentino distintosi per l’intelligenza dimostrata nel panorama nazionale e internazionale.
«Tononi è una figura ancor più densa di quanto la sua biografia racconti, fatta certo di acume, impegno nella promozione dello sviluppo di progetti e cura della loro qualità. Per l’amministrazione provinciale è motivo di orgoglio dare a lui questo riconoscimento. È fondamentale che il Trentino abbia il coraggio di crescere e liberare i talenti. Talenti che saranno poi capaci di restituire passione civile, di cui questa terra è ricca». E proprio su questo concetto, sulla «necessità di garantire un contesto che favorisca i giovani e le loro ambizioni», si è concentrato Tononi nel discorso che ha pronunciato con il premio tra le mani. «Un ringraziamento per come sono cresciuto e per ciò che ho fatto lo devo alla comunità del Trentino in cui sono cresciuto. Un Trentino etico, dove le differenze economiche e sociali erano poco marcate, e la cui classe dirigente era dotata di forte senso civico». Un pensiero al passato che sembra nascondere la preoccupazione di un’inversione di rotta nei prossimi anni di governo. «Non è così — chiarisce poco dopo — non c’è nessun riferimento alla politica attuale e futura». Sulla manovra finanziaria del governo del cambiamento, che prevede l’aumento del debito pubblico al 2,4% e che, come evidenziato ieri sul Corriere del Trentino, potrebbe impattare in maniera significativa sulla finanza pubblica provinciale, Tononi non si esprime. «Non è il caso di parlarne, è una manovra non ancora consolidata» chiosa. Nel corso del pomeriggio, nella Sala grande del Castello del Buonconsiglio, sono stati consegnati altri riconoscimento. Alla direttrice dalla fondazione Coro Le Piccole Colonne, Adalberta Brunelli, allo storico e giornalista Graziano Riccadonna, al giovane musicista Francesco Iorio, alla Associazione culturale Italia Nostra e alla testimonianza storica di Annamaria Marcozzi Keller. Una targa d’argento, infine, è stata dedicata alla memoria del fotografo Dino Panato.
L’impegno Genova, dopo il crollo del ponte abbiamo reperito più di cento appartamenti per dare una casa agli sfollati e sospeso i mutui
Il futuro
È necessario garantire un contesto che favorisca i giovani e le loro ambizioni. La manovra finanziaria? È presto per parlarne