Aquila in cerca d’identità Torino conquista la finale
Supercoppa, semifinale vinta da Torino. Bianconeri molto indietro, Buscaglia non è contento
Impacciata e in difficoltà. Si ferma in semifinale il sogno Supercoppa della Dolomiti Energia che si deve inchinare alla miglior condizione della Fiat Torino dell’esordiente Larry Brown. Una serataccia per gli uomini di Buscaglia, che hanno litigato con il ferro ed evidenziato uno stato di forma ancora ben lontano da quello che servirà in regular season.
A Brescia, nel nuovo impianto della Germani, l’Aquila deve rinunciare ancora a Pascolo, ma recupera Hogue, seppure non al meglio. Dall’altra parte invece l’esordio di Larry Brown sulla panchina torinese fa l’abbinata con una super prestazione di Poeta e compagni: è il play a illuminare il gioco di una Fiat che mette in mostra i suoi nuovi americani, su tutti un Cotton incontenibile dalla difesa trentina. L’energia e il dinamismo che hanno contraddistinto le ultime stagioni di Trento ieri sera si sono viste solo a sprazzi e a guidarle c’è sempre il solito capitan Toto Forray (ancora indietro invece l’altro play Radicevic): Buscaglia si affida alla sua verve per provare a dare una scossa alla squadra, ma all’intervallo la distanza è già importante 40-30.
Dopo i rimbrotti negli spogliatoi, Trento torna in campo con un altro piglio e soprattutto sfoderando un’altra difesa: l’area diventa impenetrabile e il gioco di Torino s’impalla. Dall’altra parte del parquet si accende invece Andrea Mezzanotte, una delle scommesse del mercato bianconero: è lui a infilare la tripla del 50-46 che sembra riaprire la sfida. Nulla di più illusorio perché sale in cattedra McAdoo e Taylor torna a volare per il parquet, diventando incontrollabile per la difesa torinese. Neppure il quinto fallo a McAdoo all’alba dell’ultimo quarto cambia l’equilibrio in campo: Trento ha già la spia della riserva accesa, mentre dall’altra parte ci pensa Wilson a chiudere i giochi con due stoppate stellari e una bimane a inchiodare i punti della vittoria.
«È stata una partita scadente — il commento del tecnico Maurizio Buscaglia al termine della sfida — abbiamo ancora tanto da lavorare. Bisogna costruire un gioco, il modo di aiutarsi, di stare sul parquet nel modo giusto. Contro Torino non siamo riusciti a fare le cose che volevamo, perché in campo c’era confusione. Io vedo la squadra ogni giorno e diciamo che ci sono stati giorni migliori, ma ora pensiamo a lavorare e al campionato». Sabato l’esordio in serie A contro Cremona.