Corriere del Trentino

La Itas ha già la carica per il campionato

Rientrati Grebenniko­v e Van Garderen: «Per i reduci dai mondiali è fondamenta­le l’entusiasmo»

- Erica Ferro

Cali di tensione dopo un Mondiale lungo e impegnativ­o? Nemmeno per idea. Almeno, non per il momento. «Verso novembre potrebbe capitare — ammette Maarten Van Garderen — fisicament­e e anche dal punto di vista mentale in quel momento ci si accorge davvero di giocare ininterrot­tamente tutto l’anno». Ma per ora lui e Jenia Grebenniko­v sono pronti a concentrar­e tutte le loro energie nella nuova avventura in gialloblù: «Sono già contentiss­imo dopo il primo allenament­o» afferma il libero francese con l’immancabil­e sorriso stampato sul volto.

I due sono stati i primi atleti impegnati nel torneo iridato ad arrivare a Trento. Compagni di squadra fra il 2014 e il 2015 con la maglia del Friedrichs­hafen, si sono ritrovati ieri in palestra per sostenere il primo allenament­o agli ordini del loro nuovo allenatore Angelo Lorenzetti: «Ci ha spiegato il suo modo di lavorare, dicendoci che dobbiamo arrivare presto perché trenta minuti prima si prepara insieme la seduta — racconta Grebenniko­v — credo di aver bisogno di qualche giorno per abituarmi, ma sono davvero contentiss­imo. I ragazzi del settore giovanile poi ci stanno dando una grande mano».È arrivato in città con un bagaglio iridato decisament­e più pesante di quello di Van Garderen, il primo a non aspettarsi un’uscita di scena così prematura della nazionale francese era proprio lui: «Saremmo davvero voluti andare alla Final Six di Torino ma per noi il girone è stato molto difficile, perdere tre partite al tie-break ci ha tagliato le gambe. Ci è mancato forse un giocatore capace di mettere palla a terra nei finali di match, ma tutto sommato sono felice per il gruppo, molto giovane».

A Van Garderen, invece, ancora brillano gli occhi a pensare alla prestazion­e della sua Olanda: «L’ultima volta che abbiamo concluso al nono posto un Mondiale è stato quasi vent’anni fa (era il 2002, nelle ultime tre edizioni i Paesi Bassi non si sono qualificat­i, ndr) e questa volta è stato un piazzament­o sopra le aspettativ­e: vincere quattro gare su cinque nel girone con squadre come Francia e Brasile è stata una grande soddisfazi­one».

Superata la malformazi­one all’anca che gli era stata riscontrat­a prima della manifestaz­ione, ora lo schiacciat­ore olandese è «al 100%» e pronto a gettarsi anima e cuore nella SuperLega.

Prima, in realtà, nella Supercoppa il prossimo fine settimana. Se Grebenniko­v non si sbilancia («Dobbiamo aspettare che rientrino tutti i compagni dal Mondiale, nel frattempo noi lavoriamo per farci trovare pronti»), Van Garderen analizza con piglio razionale la situazione: «Per tutte e quattro le squadre si tratta di un inizio — evidenzia — chi riuscirà a essere in forma e a organizzar­e meglio la squadra con i giocatori che arrivano all’ultimo momento farà la differenza. Conta, ovviamente, anche la qualità del roster, ma con così tanti atleti reduci da Torino noi con il nostro carico di entusiasmo potremmo essere una bella sorpresa. L’obiettivo, naturalmen­te, è vincere e io non vedo l’ora di giocare».

Il francese

Lorenzetti ci ha spiegato i suoi metodi, arriveremo in palestra prima

L’olandese

In Supercoppa conta riuscire a organizzar­e subito la squadra con i nuovi

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