La Itas ha già la carica per il campionato
Rientrati Grebennikov e Van Garderen: «Per i reduci dai mondiali è fondamentale l’entusiasmo»
Cali di tensione dopo un Mondiale lungo e impegnativo? Nemmeno per idea. Almeno, non per il momento. «Verso novembre potrebbe capitare — ammette Maarten Van Garderen — fisicamente e anche dal punto di vista mentale in quel momento ci si accorge davvero di giocare ininterrottamente tutto l’anno». Ma per ora lui e Jenia Grebennikov sono pronti a concentrare tutte le loro energie nella nuova avventura in gialloblù: «Sono già contentissimo dopo il primo allenamento» afferma il libero francese con l’immancabile sorriso stampato sul volto.
I due sono stati i primi atleti impegnati nel torneo iridato ad arrivare a Trento. Compagni di squadra fra il 2014 e il 2015 con la maglia del Friedrichshafen, si sono ritrovati ieri in palestra per sostenere il primo allenamento agli ordini del loro nuovo allenatore Angelo Lorenzetti: «Ci ha spiegato il suo modo di lavorare, dicendoci che dobbiamo arrivare presto perché trenta minuti prima si prepara insieme la seduta — racconta Grebennikov — credo di aver bisogno di qualche giorno per abituarmi, ma sono davvero contentissimo. I ragazzi del settore giovanile poi ci stanno dando una grande mano».È arrivato in città con un bagaglio iridato decisamente più pesante di quello di Van Garderen, il primo a non aspettarsi un’uscita di scena così prematura della nazionale francese era proprio lui: «Saremmo davvero voluti andare alla Final Six di Torino ma per noi il girone è stato molto difficile, perdere tre partite al tie-break ci ha tagliato le gambe. Ci è mancato forse un giocatore capace di mettere palla a terra nei finali di match, ma tutto sommato sono felice per il gruppo, molto giovane».
A Van Garderen, invece, ancora brillano gli occhi a pensare alla prestazione della sua Olanda: «L’ultima volta che abbiamo concluso al nono posto un Mondiale è stato quasi vent’anni fa (era il 2002, nelle ultime tre edizioni i Paesi Bassi non si sono qualificati, ndr) e questa volta è stato un piazzamento sopra le aspettative: vincere quattro gare su cinque nel girone con squadre come Francia e Brasile è stata una grande soddisfazione».
Superata la malformazione all’anca che gli era stata riscontrata prima della manifestazione, ora lo schiacciatore olandese è «al 100%» e pronto a gettarsi anima e cuore nella SuperLega.
Prima, in realtà, nella Supercoppa il prossimo fine settimana. Se Grebennikov non si sbilancia («Dobbiamo aspettare che rientrino tutti i compagni dal Mondiale, nel frattempo noi lavoriamo per farci trovare pronti»), Van Garderen analizza con piglio razionale la situazione: «Per tutte e quattro le squadre si tratta di un inizio — evidenzia — chi riuscirà a essere in forma e a organizzare meglio la squadra con i giocatori che arrivano all’ultimo momento farà la differenza. Conta, ovviamente, anche la qualità del roster, ma con così tanti atleti reduci da Torino noi con il nostro carico di entusiasmo potremmo essere una bella sorpresa. L’obiettivo, naturalmente, è vincere e io non vedo l’ora di giocare».
Il francese
Lorenzetti ci ha spiegato i suoi metodi, arriveremo in palestra prima
L’olandese
In Supercoppa conta riuscire a organizzare subito la squadra con i nuovi