Neeley, 75 anni «Il Gesù rock mi emoziona»
Il successo senza tempo del musical «Jesus Christ Superstar» arriva sabato e domenica all’Auditorium Santa Chiara di Trento per un doppio appuntamento già all’insegna del sold out.
Il musical diretto da Massimo Romeo Piparo, che prende le mosse dal leggendario film del 1973 di Norman Jewison, ripresenta nel ruolo di Gesù di Nazareth l’originario interprete Ted Neeley. L’attore, cantante e musicista statunitense all’età di settantacinque anni è ancora al centro della scena con la sua voce e un’interpretazione sempre più carismatica.
«Una lezione di vita e di professionalità per tutti noi artisti italiani – dice il regista Massimo Romeo Piparo - . Dopo quarant’anni la sua umiltà, la sua semplicità e al contempo la sua forza smisurata, la sua contagiosa passione sono esempio vivido della statura che un artista deve avere per diventare mito». L’opera rock concepita da Tim Rice e Andrew Lloyd Webber è entrata nella storia grazie agli iconici ruoli interpretati da Ted Neeley (Gesù), Carl Anderson (Giuda) e Yvonne Elliman (Maria Maddalena).
«Quali ricordi ho del film girato nel 1973 da Norman Jewison? - dice Ted Neeley - se avessi abbastanza spazio, potrei riempire un’enciclopedia con i miei racconti. Norman Jewison adattò l’idea di Andrew e Tim in una sceneggiatura che lui produsse e diresse nel film originale dell’opera. Senza la sua regia, per tutti noi coinvolti, non sarebbe potuto mai succedere quello che è stato. Noi tutti dobbiamo essere grati a Norman Jewison. Nessuno di noi si aspettava quello che sarebbe successo, quello che sarebbe diventato Jesus Christ durante le riprese del film che stavamo girando in Israele. Secondo me la forza evocativa di questo film è stata creata dalla forte collaborazione fra Andrew, Tim e Norman».
Una pietra miliare che per Ted Neeley ha avuto ricadute non solo professionali ma anche strettamente personali: «Devo ringraziare moltissimo quella pellicola, mi ha cambiato la mia vita – ricorda - sul set ho conosciuto mia moglie, che era una delle ballerine. Inoltre ricordo sempre il grande Carl Anderson (Giuda nel film originale e nella versione di Piparo nel 2000 ndr) scomparso nel 2004. Eravamo amici da tanto tempo e non avremmo mai immaginato di ritrovarci sul set. Il regista Norman Jewison intuì la no- stra vera amicizia e la traspose nel film, il rapporto reale è entrato nella pellicola e questo si sente».
Ted era molto legato anche a Barry Dennen (Pilato), scomparso l’anno scorso. Barry e Yvonne Elliman hanno lavorato nell’edizione italiana di Piparo, che organizzò la storica reunion con gli interpreti originali del film nel 2014 all’Arena di Verona. «In questa importante produzione italiana sono stato coinvolto da Massimo Romeo Piparo. Mi invitò ad unirmi alla produzione per il ventesimo anniversario di Jesus Christ Superstar nel 2014 ed io ho avuto il grande onore di far parte di questa esperienza sin da allora».
La carriera di Ted Neeley ha avuto la consacrazione grazie al ruolo di Gesù Cristo ma si è poi sviluppata in tante diramazioni che spaziano dalla musica al teatro fino al cinema.
«Nella mia carriera ho fatto tante cose – continua Neeley ma “Jesus Christ Superstar” è in assoluto lo spettacolo che più amo: già solo parlarne mi emoziona. Non mi stanco mai di fare questo personaggio, per me è un onore portare avanti la creazione geniale di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice: erano giovanissimi eppure furono in grado di creare un’opera che continua a toccare le generazioni e le emozioni di tutti, hanno avuto il coraggio di raccontare gli ultimi sette giorni di vita di questo uomo leggendario chiamato Gesù di Nazareth attraverso uno spettacolo segnato da musiche meravigliose capaci di essere ricordate nel tempo».
Una storia che non finisce di emozionare anche dopo 45 anni in prima linea.
Rivela Ted Neeley attore protagonista e volto simbolo di Gesù ormai in tutto il mondo (grazie a questo musical e al film): «Ogni notte sul palco per me è una esperienza nuova. Amo ogni singolo momento di questa esperienza, il pubblico stesso è parte di questo musical, di questa magica festa, quando siamo sul palco».
L’incontro
Sul set del film di Norman Jewison ho conosciuto mia moglie, che era una delle ballerine
L’emozione
Non mi stanco mai di interpretare questo personaggio, solo a parlarne mi emoziono Per me è un onore