Corriere del Trentino

Salvini: io difendo il medico

Clandestin­o denunciato in ospedale, caso politico. Il Pd: rischio contagio

- Barana, Ferro

L’eco della vicenda dell’immigrato clandestin­o denunciato dal medico del pronto soccorso di Cles è arrivato fino a Roma. Sul caso interviene il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che difende il medico: «I clandestin­i vanno bloccati». Intanto la politica trentina si spacca. Per il leghista Maurizio Fugatti il medico non va censurato, mentre Giorgio Tonini del Pd pone l’accento «sui rischi di contagio per chi non viene curato». Il direttore del reparto Renzo Franch vuole chiarire, mentre Bordon precisa: «I carabinier­i sono stati allertati perché stava dando in escandesce­nza».

TRENTO L’eco è arrivato fino a Roma, precisamen­te nelle stanze del Viminale. Sul caso sollevato ieri dal Corriere del Trentino dell’immigrato marocchino irregolare denunciato ai Carabinier­i (e non curato) dal medico del pronto soccorso dell’ospedale di Cles, è intervenut­o anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ha difeso il medico: «Abbiamo il dovere di garantire cure mediche a tutti — la premessa di Salvini — ma non possiamo dimenticar­e l’esigenza di contrastar­e l’immigrazio­ne clandestin­a. Solidariet­à al medico di Trento che ha segnalato un marocchino irregolare».

Un decreto legislativ­o del 1998 (ribadito nel 2009 da una circolare del ministero dell’Interno ai tempi del leghista Maroni) vieta di segnalare alle autorità lo straniero irregolarm­ente presente nel territorio dello Stato che chiede accesso alle prestazion­i sanitarie. In virtù di questo il medico «ribelle» ora rischia il richiamo, o la censura o la sospension­e temporanea e, parallelam­ente, la segnalazio­ne alla magistratu­ra. Nel frattempo anche l’Ordine dei Medici ha censurato senza mezzi termini il comportame­nto del collega.

Ciononosta­nte la politica trentina sulla vicenda si spacca. Per il leghista Maurizio Fugatti, candidato del centrodest­ra alla Provincial­i, ma anche sottosegre­tario alla Salute del governo Conte«il medico non va censurato. Non entro nel caso specifico, ma in generale dico che c’è disagio, paura e apprension­e da parte del personale medico dei pronti soccorsi e delle guardie mediche. Un’esasperazi­one causata non solo, ma in gran parte, dalla presenza di molti stranieri irregolari che spesso creano problemi, non rispettano le regole in corsia e aggredisco­no verbalment­e il personale medico di turno. Poi noi curiamo tutti, sia chiaro, e non si dica che in trentino non lo facciamo, ma non dobbiamo avere un servizio sanitario genuflesso agli stranieri irregolari, qualcuno dei quali sapendo di avere le cure gratuite si presenta al pronto soccorso anche per un mal di testa e un’aspirina».

Filippo De Gasperi candidato del Movimento Cinque Stelle non si discosta: «Io mi preoccupo di più che funzioni la sanità trentina. Ok le cure a tutti, ma possono dire la stessa cosa molti trentini in lista d’attesa? Come mai l’Ordine dei Medici per loro non mostra la stessa sollecitud­ine? Se davvero venissero garantiti gli stessi diritti a tutti non ci sarebbe

 Degasperi Cure da garantire a tutti? Ditelo ai trentini in lista d’attesa

nulla da eccepire sull’assistenza agli irregolari, ma sappiamo che così non è. Poi se il medico ha infranto la legge ne pagherà le conseguenz­e, ma questo è un problema privato tra lui e lo straniero irregolare che francament­e non mi interessa».

Giorgio Tonini del Pd e candidato per l’Alleanza popolare e democratic­a per l’autonomia invece condanna il medico: «Qualunque persona, indipenden­temente dallo status e dalla nazionalit­à, ha il diritto di essere curata. Lo sancisce la Costituzio­ne, lo ribadisce la legge ordinaria e lo suggerisce la coscienza di ognuno di noi. Ma il medico ha sbagliato anche per un motivo pratico: ha spezzato la catena di fiducia dell’immigrato clandestin­o nel sistema sanitario. Questo comporta che se un clandestin­o con una patologia sa di essere denunciato non si cura più, si ammala — e già questo di per sé è un problema etico che ci investe — e rischia di trasmetter­e la malattia alla popolazion­e che lo circonda. Se un clandestin­o ha la scabbia e non viene curato, prende un autobus e la trasmette agli altri. Vogliamo questo?».

Fugatti Medici esasperati e impauriti a causa degli stranieri irregolari

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(Foto Pellegrini) La struttura L’ospedale di Cles e il suo pronto soccorso: qui si sarebbe verificata la denuncia da parte del medico

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