Trento-Bolzano, asse sulla danza: ricco cartellone
Come promesso, al Comunale di Bolzano debutta la stagione. Fra gli ospiti Scholter, Parsons Dance e il balletto nazionale di Marsiglia Novità
Era stato annunciato, e la promessa è stata mantenuta: anche Bolzano ha la sua stagione di danza. Il Centro Culturale Santa Chiara di Trento nella persona del direttore Francesco Nardelli ha presentato ieri i titoli che compongono il cartellone, con due belle novità.
Prima di tutti il nuovo consulente per la danza Emanuele Masi, già noto al pubblico bolzanino per l’attenta direzione artistica del festival Bolzano Danza, e inoltre la notizia che tutti gli spettacoli verranno messi in scena al Teatro Comunale.
Cinque i titoli nel teatro principale della città scelti per restituire alla danza pari dignità rispetto alla prosa, molto presente nel capoluogo di provincia, e per costruire un ideale asse regionale nord-sud che da Bolzano arrivi fino a Rovereto passando per Trento. La programmazione è stata dunque ideata in connessione e dialogo con quella delle altre piazze coordinate dal Centro Culturale Santa Chiara, con l’intenzione di unire nel nome della cultura l’intera regione. Il calendario di Bolzano nello specifico inanella una serie di appuntamenti pensati per un pubblico interessato e colto. Grandi compagnie, ma anche compagnie grandi: il palcoscenico e la dotazione tecnica del Teatro Comunale sono infatti in grado di accogliere produzioni importanti in termini numerici, per offrire al pubblico bolzanino un’esperienza di incontro con il meglio della danza contemporanea di tutto il mondo.
Primo fra tutti il poderoso corpo di ballo dello storico Ballet National de Marseille che con «Le Corps du Ballet» dei coreografi Emio Greco e Pieter Scholten impegnerà in scena ben 17 interpreti. Per gli amanti dei nomi di rilievo imperdibile «Callas» del Ballet du Grand Théâtre de Genève: racconto non didascalico della vicenda umana e artistica del leggendario soprano, lo spettacolo è stato ideato dalla pioniera del Tanztheater Wuppertal Reinhild Hoffmann su musiche di maestri quali Verdi, Bizet e Gluck.
Sempre grande musica, ma di genere decisamente più moderno, quella che accompagna il gradito ritorno a Bolzano della Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto con «Golden Days» su celeberrime canzoni di Tom Waits e Patti Smith e sul Concerto di Colonia di Keith Jarrett.
Completano la rassegna la travolgente coppia Wang/Ramirez che con «Monchichi» farà incontrare in scena le quattro culture di cui si fanno portatori (coreana e tedesca lei, francese e spagnolo lui) attraverso un mélange di hip hop, danza contemporanea e arti marziali, e l’energia di Parsons Dance, compagnia americana amatissima per il suo stile atletico e vitale. La programmazione del Centro Santa Chiara strizza l’occhio non solo al dialogo con le maggiori città della regione, ma con l’intero territorio.
Così, come la stagione di prosa curata dal Teatro Stabile porterà nelle altre città altoatesine nomi quali Paolo Fresu e Marco Paolini, anche la danza arriverà in provincia in linea con le possibilità tecniche dei diversi spazi.
La Compagnia Aterballetto sarà infatti in tournée anche nei teatri di Merano, Bressanone, Brunico e Vipiteno con la coreografia «Rain Dogs», facente parte del programma bolzanino, accompagnata da «Upper East Side» del Leone d’Argento alla Biennale di Venezia 2014 Michele Di Stefano.