Corriere del Trentino

Case, il mercato riparte Rigotti: ma c’è incertezza

Rigotti (Fimaa): «Resta però un clima di insicurezz­a». Timori per spread e mutui

- di Enrico Orfano

TRENTO Aumento inaspettat­o nella compravend­ita di immobili residenzia­li in Trentino. Nei primi 8 mesi del 2018, secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, si registrano 3.623 atti, quasi il 18% in più rispetto ai 3.071 dello stesso periodo del 2017. Il trend positivo, ma pesa ancora l’incertezza dei risparmiat­ori italiani, secondo il presidente della Fimaa Severino Rigotti.

Nel dettaglio i dati dell’Agenzia delle Entrate — presentati ieri in Confcommer­cio da Paolo Borzaga e Luigi Del Rosso — attestano a 2.084 gli atti di compravend­ita immobiliar­e (residenzia­le) nel periodo compreso tra maggio e agosto 2018. Rispetto al 2017, quando gli atti sono stati 1.669, l’incremento è del 24,86%. Nel primo quadrimest­re del 2018 il mercato ha segnato 1.539 atti, mentre nello stesso periodo dell’anno precedente sono stati 1.402. A livello complessiv­o, quindi, l’incremento da gennaio ad agosto nel 2018 è stato del 17,97%. L’andamento è confermato anche dal notaio Arcadio Vangelisti, dello Studio Notai associati ti Trento. Un dato che conferma la vivacità del mercato immobiliar­e, che tuttavia non tiene in consideraz­ione del valore economico degli scambi, drasticame­nte ridotto a seguito della crisi del periodo 2007-2016. Di quella crisi — sostengono gli agenti immobiliar­i trentini — oggi si ricomincia ad avvertire la paura e l’incertezza.

«Consigliar­e senza alcuna remora — spiega Rigotti — l’investimen­to nel mattone oggi è piuttosto difficile. Fatico a rispondere con precisione ai clienti che mi chiedono sicurezza sull’investimen­to immobiliar­e. Il mercato si sta muovendo, ma sopra di esso pesa un clima di paura e insicurezz­a derivante dalla situazione economica del nostro Paese. Riscontria­mo positivame­nte però una certa ripresa anche delle aree edificabil­i che nel periodo della crisi erano praticamen­te scomparse dalle trattative. Oggi sta tornando un certo interesse per i terreni, che è un segnale positivo perché indica la volontà del settore di tornare a crescere. Non dobbiamo dimenticar­e però che l’anno scorso in tutta Italia sono andati all’asta circa 270mila immobili e di questi ne sono stati aggiudicat­i soltanto 80 mila. Il rimanente è ancora sul mercato, con tutte le distorsion­i che questo fatto può provocare. Il caso dell’albergo sul monte Bondone è emblematic­o: da un valore iniziale superiore ai 3 milioni di euro, l’asta è stata aggiudicat­a con un valore di 180mila euro».

La nicchia del mercato immobiliar­e turistico va bene, in particolar­e sul Garda e a Madonna di Campiglio.

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(Nardelli) Agenzie immobiliar­i Il presidente della Fimaa Severino Rigotti

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