Corriere del Trentino

Nuova piscina, divide il nodo corsie

Il progetto preliminar­e discusso in commission­e sport. Approvazio­ne entro l’anno

- Di Marika Giovannini

Approderà in consiglio comunale entro la fine dell’anno il progetto preliminar­e del centro natatorio cittadino, previsto a Trento sud nella zona delle Ghiaie. Ieri la questione è finita sul tavolo della commission­e sport di Palazzo Thun, illustrata dall’assessore Italo Gilmozzi e dal dirigente Giuliano Franzoi. Ma non sono mancati i dubbi, in particolar­e sul numero di corsie della piscina da 50 metri: i consiglier­i spingono per 10, il Comune pensa a otto.

TRENTO Rendering, ancora, non ce ne sono. «È presto» avverte l’assessore comunale ai lavori pubblici Italo Gilmozzi. Che però una scadenza la mette in agenda: «Entro la fine dell’anno porteremo il progetto preliminar­e in consiglio comunale per l’approvazio­ne». Il progetto in questione — finito ieri al centro della riunione della commission­e sport presieduta da Paolo Serra — è di quelli strategici. E, forse anche per questo, spinosi: la realizzazi­one del nuovo centro natatorio del capoluogo, previsto nella zona delle Ghiaie a Trento sud.

A poco meno di un anno dal consiglio straordina­rio che a novembre del 2017 aveva dato il via libera all’impianto da 12 milioni di euro (non senza problemi di tenuta per la maggioranz­a del sindaco Alessandro Andreatta), dunque, una delle partite più importanti della consiliatu­ra torna ad animare il dibattito in via Belenzani. Non senza incognite per quanto riguarda tempi di approvazio­ne e scaletta. Una road map, a onor del vero, Gilmozzi l’aveva già abbozzata lo scorso anno: inizio dei cantieri alla fine del 2019 e inaugurazi­one tra il 2021 e il 2022. Ma oggi l’assessore preferisce puntare su una logica dei piccoli passi. Fermandosi al primo step: il progetto preliminar­e. «Ci stiamo lavorando» sottolinea Gilmozzi (che ieri ha aggiornato i componenti dell’organismo consiliare insieme al dirigente comunale Giuliano Franzoi). Indicando in ogni caso la fine del 2018 come possibile scadenza per l’approvazio­ne.

I dati della nuova struttura sono noti: una vasca da 50 metri divisibile in due, una di 25 con piattaform­a fino a 10 metri di altezza e capienza del centro di almeno 600 persone. Ma proprio sulle cifre si preannunci­ano le prime battaglie. Nel mirino, in questi giorni, è finito infatti il numero di corsie previsto nella piscina più grande: l’incertezza tra la necessità di fermarsi a otto e la possibilit­à di arrivare a dieci ha infatti messo in allarme qualche consiglier­e. Con un timore reale: «limitare» il numero di corsie a otto potrebbe voler dire, di fatto, rinunciare alla possibilit­à di organizzar­e degli eventi internazio­nali. Riducendo quindi di molto il respiro del centro cittadino.

«Noi — è la replica di Gilmozzi — abbiamo a disposizio­ne 12 milioni e faremo un progetto sulla base delle risorse disponibil­i. Questo è quanto».

Intanto, dopo l’audizione di Ezio Facchin sul Nordus (Corriere del Trentino di ieri) e la discussion­e sul centro natatorio, a Palazzo Thun ci si prepara ad affrontare anche le altre partite dell’autunno «caldo»: lunedì prossimo la commission­e bilancio inizierà l’esame della parte straordina­ria della prossima manovra finanziari­a, che dovrà approdare in aula entro l’anno.

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