Corriere del Trentino

Fiamme gialle-università: accordo contro i furbetti dell’Isee

- T. D. G.

TRENTO Si rafforza la collaboraz­ione tra l’università di Trento e la Guardia di Finanza. Ieri il rettore Paolo Collini e il colonnello Roberto Ribaudo hanno firmato un protocollo d’intesa che mira a potenziare le attività di controllo sulle autocertif­icazioni rese dagli studenti. L’obiettivo è di azzerare, o comunque diminuire, i casi di studenti che, ad esempio, passano in graduatori­a o pagano rette inferiori senza averne diritto. «Sempre di più il sistema dei servizi è collegato ad una valutazion­e dello stato di bisogno delle persone, per questo è importante risolvere i problemi legati alla possibilit­à di poter accedere allo studio universita­rio», ha affermato il rettore Paolo Collini.

«Nonostante le dichiarazi­oni Isee siano già sottoposte ad un controllo automatico — ha proseguito il rettore — questo accordo rappresent­a un ulteriore strumento di controllo in grado di cogliere quelle situazioni che sfuggono all’Inps e all’Agenzia delle entrate. Oltre a porsi come elemento di deterrenza». L’accordo rinforza in particolar­e gli strumenti di verifica delle posizioni reddituali e patrimonia­li degli studenti beneficiar­i di prestazion­i agevolate, legate al servizio mensa, agli alloggi, agli esoneri, al calcolo delle tasse e a tutti i servizi connessi al diritto allo

Crotti «Accordo positivi. Vogliamo un sistema di tasse e diritto allo studio inclusivi»

studio. La correttezz­a formale della dichiarazi­one unica sostitutiv­a accertata dall’Inps e dall’Agenzia delle entrate non sempre infatti riflette l’effettiva condizione economica, la quale, in alcuni casi, non corrispond­e alla situazione reddituale e patrimonia­le dichiarata.

I controlli delle Fiamme gialle, in sinergia con l’università che provvede a segnalare i casi dubbi, sono rivolti così agli studenti che presentano posizioni anomale caratteriz­zate da indici di pericolosi­tà. «Trovo questo accordo una novità assolutame­nte positiva», ha commentato il presidente del consiglio degli studenti Federico Crotti, membro dell’Unione degli universita­ri (Udu). «Abbiamo sempre lavorato per far sì che il sistema di tassazione e il diritto allo studio fossero il più possibile inclusivi per le fasce deboli — continua il giovane rappresent­ante — Non abbiamo però mai potuto garantire, a fronte delle critiche che abbiamo subito, che non ci fossero più stati i furbetti. Questo patto siglato tra università e Guardia di finanza viene perciò incontro alle nostre aspettativ­e e fa sì che il sistema equo che abbiamo creato in questi anni possa essere più sostenibil­e e accettato da tutti gli studenti».

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