Presidente università, ratificato il voto dei saggi Finocchiaro avanti tutta
Ratificato il voto dei saggi. Ma Ferrari non c’è
Manca solo il passaggio in commissione, che il governatore Ugo Rossi definisce «un adempimento formale». Poi l’università di Trento avrà il suo nuovo presidente, che sarà il manager veneto Daniele Finocchiaro. Ieri il parere dei tre saggi è finito sul tavolo della giunta, che ha ratificato la scelta.
TRENTO L’ultimo passaggio sarà nella commissione consiliare competente. «Ma si tratta — assicura il governatore uscente Ugo Rossi — di un adempimento quasi formale». Di fatto, per Daniele Finocchiaro la strada verso la presidenza dell’Università di Trento è spianata.
Ieri la nomina è approdata sul tavolo della giunta provinciale (l’assessora Sara Ferrari, che non aveva preso bene la gestione dell’intera vicenda, se n’era già andata): l’esecutivo ha esaminato le valutazioni dei tre saggi Paolo Grossi, Sabino Cassese e Nadio Delai non solo sul nome del manager veronese, ma anche sulle altre candidature arrivate (Roat e Bertolini). «I saggi — sottolinea il governatore — hanno individuato in Finocchiaro la figura in grado di rispondere alle caratteristiche indicate per ricoprire la carica di presidente dell’Università».
«Un profilo di grande qualità» lo aveva definito lo stesso Rossi pochi giorni fa, non nascondendo il suo favore per il manager. Siciliano, 50 anni, Finocchiaro si è laureato in economia internazionale alla Bocconi di Milano e ha conseguito il master in economia sanitaria all’Università di Tor Vergata a Roma. Il suo nome, però, è strettamente legato alla città di Verona, in particolare alla casa farmaceutica GlaxoSmithKline e alla sezione di Confindustria della città veneta.
«Credo che una figura con caratteristiche analoghe a quelle di Innocenzo Cipolletta (il presidente uscente dell’ateneo, che lascia la carica dopo 15 anni, ndr) farebbe bene all’Università» aveva commentato anche il rettore Paolo Collini, che però aveva fatto capire di voler aspettare l’esito della valutazione dei tre saggi prima di dilungarsi in giudizi sulla nuova guida. Lo stesso Finocchiaro aveva rinviato ogni commento al termine dell’iter.
Ora, dunque, si attende «solo» la discussione in commissione provinciale (e il voto conclusivo). Senza escludere ulteriori scintille: la scelta della guida dell’ateneo, nei giorni scorsi, aveva già scatenato le ire del segretario della Lega Mirko Bisesti, il quale aveva messo in evidenza l’«inopportunità» di una nomina di questo tipo «da parte di una giunta provinciale in scadenza».