Stalking e aggressioni, cinquantenne a processo
Anni di assedio, fino alle percosse. Rinnovato il divieto di avvicinarsi alla «ex»
BOLZANO Telefonate continue e insistenti, messaggi minacciosi, appostamenti, fino ad arrivare a pugni, calci e all’aggressione decisiva in cui le sue percosse hanno causato all’ex compagna un trauma cranico e una frattura al naso. Una prognosi di 30 giorni per lesioni gravi dalla quale era scaturita la prima denuncia, nonostante le violenze fisiche e psicologiche si protraessero da molti anni. È iniziato così il procedimento giudiziario a carico di un 50enne marocchino residente a Bolzano che non aveva mai accettato la separazione dalla compagna dalla quale aveva avuto un figlio.
La donna si è presentata mercoledì mattina davanti al giudice del capoluogo Stefan Tappeiner, sostenendo l’udienza in lacrime e raccontando le reiterate minacce subite, le molestie e gli insulti proferiti anche davanti al figlio minorenne, seguito fino a scuola per urlargli frasi ingiuriose nei confronti della madre. Comportamenti intollerabili che avevano causato «un perdurante e grave stato di ansia e paura» tale da «ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria e costringendo» la donna «ad alterare le proprie abitudini di vita».
Le insane attenzioni dell’ex partner erano diventate talmente abituali da manifestarsi, con provvidenziale tempismo, anche nel corso dell’udienza: proprio durante la toccante deposizione della signora di fronte al magistrato, l’uomo aveva continuato a tempestare la sua vittima di messaggi ingiuriosi e minacciosi. Questo ha ulteriormente persuaso il giudice della necessità di applicare nei confronti dell’imputato la misura cautelare già emessa nel 2015 e ormai scaduta: quella del «divieto di avvicinamento alla persona offesa», con l’obbligo di mantenere una distanza di almeno 500 metri dalla donna. Un’ordinanza che si estende anche al divieto di contattarla telefonicamente e con altre comunicazioni digitali. Limitazioni che, qualora dovessero essere infrante, aprirebbero al 50enne le porte del carcere.