Corriere del Trentino

Clima, Mercalli avverte «Danni irreversib­ili se perdiamo altro tempo»

Monito del meteorolog­o Mercalli. Translagor­ai, il M5s chiede lo stop

- Giovannini

«Agire prima che sia troppo tardi». Lo dice il meteorolog­o Luca Mercalli, che ha firmato la petizione degli esperti trentini sul cambiament­o climatico. «La politica — avverte il divulgator­e scientific­o — deve essere coerente. La sfida è la sostenibil­ità».

TRENTO «Se perdiamo altro tempo i danni saranno irreversib­ili e i nostri figli e nipoti ci chiamerann­o pirati». Luca Mercalli lo dice da tanto tempo. E a poche ore dal confronto tra candidati presidente promosso dal gruppo di «Vota per il clima» (ieri al Muse), il famoso divulgator­e scientific­o e climatolog­o italiano fa capire di sostenere la posizione degli esperti trentini che si sono mobilitati per portare i temi dell’ambiente all’interno della campagna elettorale. Di più: la petizione online proposta da climatolog­i, glaciologi, ingegneri e sociologi Mercalli l’ha pure firmata. «E faccio loro i miei auguri» aggiunge il meteorolog­o. Che rilancia subito il monito: «Il rapporto dell’Ipcc (il gruppo intergover­nativo sul cambiament­o climatico, ndr) parla chiaro. Ormai il grido d’allarme coinvolge tutto l’ambiente scientific­o ed ha raggiunto dimensioni planetarie. Ma viene ancora sottovalut­ato». Dalla politica, come dai cittadini. In una sorta di circolo vizioso. «Ai cittadini — spiega il divulgator­e scientific­o, che tra pochi giorni sarà di nuovo in Trentino — interessa poco la questione ambientale e di conseguenz­a i politici non fanno campagna elettorale su un tema poco sentito». Il rischio è chiaro: «Così si perde tempo prezioso. Ed è grave».

Come invertire la rotta dunque, coinvolgen­do cittadini e politica? La partita, ammette lo stesso Mercalli, è delicata. E non così facile. «La politica attenta al clima — spiega — spesso è poco popolare. Ma qualcosa si può ancora fare. Il vero problema, in questo senso, è rappresent­ato però dalla coerenza: oggi l’economia cerca di prendere tutto purché sia, andando verso una crescita infinita. Invece serve una profonda scelta di campo, tutte le scelte devono essere tese alla sostenibil­ità: si deve avere il coraggio di dire che alcune direzioni non verranno più seguite perché sempliceme­nte non ha più senso seguirle». Un esempio su tutti, che fissa lo sguardo su uno dei temi più dibattuti in terra trentina: «La neve artificial­e è contraria alla sostenibil­ità e quindi non si dovrebbe più produrla. Ma in nome dell’economia si andrà avanti così».

Mercalli non è ottimista: «Temo che il politico che vuole prendere in mano questa questione sempliceme­nte non esista. Servirebbe una politica non basata sul consenso, ma sul bene collettivo: una persona si fa eleggere, agisce e poi torna a fare ciò che faceva prima». Con un dubbio: «Con le promesse ambientali, però, non so se si viene eletti».

Il climatolog­o riflette quindi su una questione più sottile: tornando alle vicende locali, Mercalli mette a confronto e mille firme di «Vota per il clima» e le oltre 15.000 adesioni al gruppo «Già le mani dal Lagorai» (contro il progetto di Translagor­ai). «È chiaro — spiega — che aderire a una protesta legata a un tema specifico è più facile, perché le persone riescono a vedere immediatam­ente la minaccia. Aiuta anche lo slogan. Mentre la firma su una petizione più articolata diventa più difficile perché molti sono scoraggiat­i sulla possibilit­à di incidere. Ma dobbiamo agire, altrimenti rimaniamo fermi nella speranza che altri lo facciano per noi».

E sul progetto di «riqualific­azione» della Translagor­ai — contro il quale non si arresta la protesta sui social network — si registra intanto un nuovo tassello. Ieri il candidato presidente del Movimento 5 Stelle Filippo Degasperi ha presentato una mozione che impegna la prossima giunta provincial­e a «sospendere le iniziative in corso, riportare la situazione e il progetto alla commission­e consiliare competente e aprire uno spazio di confronto con il territorio per verificare la reale condivisio­ne e utilità del progetto».

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 ??  ?? Artificial­eUna pista da sci ricavata in mezzo a un prato senza neve: queste immagini negli ultimi anni sono sempre più diffuse anche in Trentino
Artificial­eUna pista da sci ricavata in mezzo a un prato senza neve: queste immagini negli ultimi anni sono sempre più diffuse anche in Trentino

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