Centro musica, nuova gestione: caccia ai talenti
Assegnata la gestione. «Digitale e tradizione dialogheranno»
TRENTO Un’iniziativa ideata per i giovani che, a detta della dirigente del Servizio cultura, turismo e politiche giovanili del Comune di Trento Clara Campestrini, necessitava di essere rilanciato con nuova linfa. Il Centro Musica non modifica il nome, ma cambia gestione e sarà affidato per i prossimi tre anni a UpDoo nelle persone di Lorenzo Frizzera, Federica Marchi e Valerio De Paola per poco più di 190.000 euro totali. Il progetto è stato valutato vincitore di un bando formulato appositamente con l’intento di valorizzare la vitalità e rapporto tra struttura e territorio. I numeri infatti erano già dati dall’amministrazione comunale — tre gli anni a disposizione, 190.000 e 500 gli euro stanziati — e la proposta di gestione doveva concentrarsi solo sulla programmazione. Tra gli otto soggetti partecipanti al bando una commissione tecnica ha quindi scelto la realtà di Lorenzo Frizzera per l’intento di valorizzare lo spazio superando una dimensione di mero affitto sala per farlo diventare un centro di aggregazione a tutto tondo.
Tre i rami principali nella quale si svilupperà l’attività di UpDoo. Da una parte la volontà di affermarsi come luogo equidistante e neutrale da tutte le realtà locali che fanno musica, in primo luogo il conservatorio e le scuole di musica, ma anche le associazioni fino ad arrivare alle dimensioni più commerciali delle agenzie di spettacolo. Uno spazio in cui chi si occupa di musica potrà avere carta bianca per lavorare ai suoi progetti, in sinergia con le altre persone che intersecheranno il suo cammino. Altro grande tema quello della solitudine digitale. «Con il pc oggi un ragazzo può fare tutto quello che fa una band, ma così viene meno il tessuto sociale e umano legato al fare musica insieme» commenta Frizzera. «Il nuovo Centro Musica desidera far incontrare i talenti digitali e i musicisti più tradizionali, sostenendo la contaminazione tra generi e background». Infine, l’aspetto della produzione musicale. Un sostegno alla creazione e registrazione destinato non solo alle piccole star locali, ma a tutti quelli che vogliono dedicarsi in maniera sempre più professionale alla musica. Niente concorrenza con le numerose scuole di musica: l’attività didattica non verrà svolta in senso proprio e continuativo, ma con una modalità «puntiforme» sotto forma di workshop e appuntamenti di approfondimento con esperti.
Per i tempi ci sarà da aspettare, ma non troppo. Entro il primo dicembre verrà formalizzato il passaggio di gestione, così da permettere all’attività di partire a pieno ritmo con gennaio 2019. Al momento attuale il Centro Musica è centro di attrazione soprattutto per una cinquantina di band locali che cercano un posto dove provare, per un totale di circa 200 ragazzi. Ma il Centro Musica è già al centro di una fitta rete di relazioni a sfondo musicale, per lo più di carattere universitario, quali Poplar Festival, per un bacino di utenza complessivo che supera le 20.ooo persone.