«Sulla Translagorai attacco strumentale Pronti a vigilare»
La Sat rompe il silenzio dopo le polemiche in rete «La politica non c’entra. La partecipazione? C’è stata»
TRENTO «Il progetto della Translagorai è stato strumentalizzato fortissimamente. Due mesi fa è stato firmato l’accordo: da allora è stato preso, sminuzzato, interpretato da più di una forza politica. Ma la Sat non si presta a queste cose». Il tono è pacato. Ma fermo. Dopo giorni di polemiche — soprattutto in rete — sulla «riqualificazione» del trekking lungo la catena montuosa del Trentino orientale, Anna Facchini dà voce alla posizione della Società degli alpinisti tridentini. «Rompo il silenzio» esordisce la presidente del sodalizio, accompagnata dai membri della sua giunta. E subito precisa: «Non c’era né imbarazzo né timore in questo silenzio. Ho ritenuto doveroso prendermi il tempo minimo ma essenziale per passare in rassegna il processo interno sulla Translagorai». Con un appunto in più, rivolto a chi in questi giorni sollecitava un suo intervento online: «La presidente non posta su forum o sui social. La Sat ha detto no a tanti progetti: è capace anche di dire no alle strumentalizzazioni e sì a un’informazione trasparente».
Quell’informazione — di fatto, i motivi della scelta della Sat sulla Translagorai — è messa nero su bianco in un documento di tre pagine elaborato in questi giorni dal sodalizio («Dal cambio dei vertici le commissioni si sono rinnovate: abbiamo dunque rifatto l’analisi»). Che ricorda in primo luogo le iniziative della Società degli alpinisti tridentini «per la tutela del Lagorai». E poi ribadisce: «Abbiamo mantenuto una coerenza nella difesa delle peculiarità