Corriere del Trentino

Meloni attacca la sinistra «Ha favorito gli amici»

Piazza semivuota per la leader. De Bertoldi: via l’assegno unico

- Di T. Di Giannanton­io

TRENTO «L’autonomia è un completame­nto dell’unità nazionale. Funziona come un puzzle, senza questo tassello il puzzle non sarebbe completo, ma senza quel puzzle il tassello non avrebbe un disegno. Lo stato nazionale per l’autonomia non è un ostacolo, anzi possono rafforzars­i vicendevol­mente». Giorgia Meloni interpreta così il delicato rapporto tra Stato e autonomia all’interno di un partito che si definisce patriottic­o. La presidente di Fratelli d’Italia, arrivata a Trento ieri per aprire ufficialme­nte la campagna elettorale provincial­e, non ha avuto peli sulla lingua riguardo alle amministra­zioni precedenti riconducen­do tutto ad una questione di «poltronifi­ci». «L’autonomia è un valore aggiunto, bisogna però saperla interpreta­re. In questi anni le amministra­zioni che abbiamo avuto si sono concentrat­e a rendere forti gli amici degli amici in un sistema clientelar­e invece di tutelare l’identità, la forza e la specificit­à di questo grande territorio».

Nonostante piazza Lodron fosse semivuota, dalla platea, composta per lo più da candidati, si parlava della conquista del secondo seggio come principale obiettivo. Puntando ad essere la seconda forza all’interno della coalizione dietro la Lega, si ragionava in termini numerici: «Abbiamo candidati da 1.500 elettori», ha affermato il coordinato­re del partito Francesco Barone. «Siamo agli sgoccioli, siamo ottimisti: c’è voglia di cambiament­o. Non ci adagiamo sugli allori, continuiam­o a lavorare, sappiamo che vinceremo ma non ci fermiamo», ha ribadito invece la candidata Francesca Gerosa, che sarà al fianco del capolista Massimo D’Ambrosio alle prossime elezioni.

Tornando sul piano delle proposte per i cittadini e riallaccia­ndosi al discorso della presidente Meloni, Gerosa ha chiarito il punto da cui partire per rilanciare la Provincia: la ricostruzi­one delle identità, prima tra tutte quella della famiglia: «Fratelli d’Italia vuole rimettere al centro la famiglia e tutte le politiche devono ruotare attorno a questo valore». Un placet alle politiche di natalità arriva anche dal senatore Andrea De Bertoldi. Ma non attraverso strumenti come l’assegno unico provincial­e. «Non condividia­mo l’idea dell’assegno unico — ha spiegato — Un conto è prevedere delle misure di salvaguard­ia per situazioni emergenzia­li come la cassa integrazio­ne e un conto è rendere stabile una misura di finanziame­nto a chi non lavora. È contro ogni teoria economica. Vogliamo utilizzare quei soldi per creare sviluppo e poi bisogna fare anche un’opera educativa: i nostri giovani devono imparare che per avere il pane devono lavorare. Altrimenti si torna alle concezione veterocomu­niste degli anni settanta».

Senatore I soldi risparmiat­i andranno allo sviluppo. I giovani devono imparare che devono lavorare per guadagnare il pane

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Polemica Giorgia Meloni, leader nazionale di Fratelli d’Italia

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