Finocchiaro presidente, la commissione approva senza minoranza
Nel rush finale della legislatura la nomina del nuovo presidente dell’università ha un peso specifico notevole. Mancava solo il sigillo della prima commissione legislativa al suo via libera, e così è stato ieri. Un nullaosta all’unanimità per Daniele Finocchiaro perché l’opposizione ha deciso di disertare la seduta. La scelta di effettuare una nomina a ridosso del voto — l’ex presidente Innocenzo Cipolletta era scaduto a fine luglio — aveva infatti sollevato polemiche e perplessità sull’opportunità di impegnare una delle più alte cariche del mondo della conoscenza senza attendere il verdetto delle elezioni del 21 ottobre.
Il presidente della giunta provinciale, facendo diretto riferimento alla valutazione positiva unanime del comitato dei saggi (Sabino Cassese, Nadio Dellai, Lucrezia Reichlin) ha affermato che quella di Finocchiaro è la scelta giusta per l’ateneo trentino. Contestualmente la prima commissione ha dato parere unanime non favorevole agli altri due candidati, Flavio Bertolini e Maurizio Roat.
Daniele Finocchiaro, 50 anni, ex manager della Glaxo, una laurea alla Bocconi in Economia internazionale, sarà dunque il nuovo presidente dell’ateneo. L’ufficialità arriverà ora con il decreto del governatore Rossi, unico artefice della scelta.