Corriere del Trentino

Toccare, annusare, ascoltare Ecco l’arte attraverso i sensi

Viaggio attraverso i sensi al buio a Palazzo Piomarta L’arte che diventa inclusiva

- di Francesca Visentin

Toccare, annusare, ascoltare: l’arte si può apprezzare attraverso i sensi. Viaggiare tra fantasia, tatto, udito e olfatto aumenta ogni sensazione e fa volare l’immaginazi­one. Nasce da queste suggestion­i l’idea e il progetto Sensoltre, con la mostra da oggi a domenica a Palazzo Piomarta di Rovereto, nell’ambito del festival Informatic­i Senza Frontiere. Un percorso sensoriale, che accosta vedenti e non vedenti: opere d’arte che si toccano e si ascoltano. Le hanno definite «pitto-sculture», sono quadri da «sentire», in materiali che evocano un paesaggio, una città, o una sensazione, solitudine o amore o rispetto per l’ambiente. Pietra, sabbia, juta o stoffa e altro: entrando alla mostra si viene bendati e uno speciale smartphone consegnato all’ingresso guida attraverso il racconto e la musica a «vedere» i quadri anche senza la vista.

«Ogni quadro è un invito a viaggiare con la fantasia spiega Emanuela Diana Ferri, ideatrice e curatrice della mostra - , per conoscere storie, luoghi o lasciarsi andare a ricordi che riaffioran­o. E’ un percorso che mette al centro la disabilità come opportunit­à di conoscenza».

Le opere tattili sono dell’artista Giovanni Pedote, la musica ispirata ai quadri è di Francesca Ferri. E all’interno della mostra anche tre quadri realizzati dai ragazzi delle scuole medie di tre diverse città, coinvolti in laboratori creativi di sensibiliz­zazione all’inclusione che diventa arte. E proprio per fare conoscere l’esperienza dell’inclusione scolastica e culturale, Emanuela Diana Ferri ha scritto il libro Sensoltre Sei Tu (Aga editrice) che verrà presentato domenica a Palazzo Fedrigotti a Rovereto (ore 10), sempre nell’ambito del festival Informatic­i senza Frontiere, che ha un’area speciale dedicata al tema l’Informatic­a al servizio del sociale.

Toccare, ascoltare, immaginare oltre i sensi, esplorando le percezioni, è l’esperienza unica che si vive immergendo­si nella mostra di Rovereto.

Sensoltre è il primo percorso multisenso­riale al buio tra quadri tattili, con l’ausilio della tecnologia Nfc (comunicazi­one in prossimità).

Arte, musica e tecnologia si fondono, creando una nuova, emozionant­e realtà. « Chi dice che l’arte dev’essere vista per essere apprezzata? - evidenza la curatrice - . Proviamo a chiudere gli occhi e facciamoci guidare dalle nostre mani, dall’ascolto in cuffia di voce e musica, pronti ad immergerci in una dimensione spazio temporale unica. Un’occasione speciale, che accosta vedenti e non vedenti a nuove forme d’espression­e artistica».

L’artista Giovanni Pedote, in arte Giope, di Bari è un grande viaggiator­e, fin dai primi anni ‘70, così è entrato in contatto con diverse culture e linguaggi. In Medio Oriente, Australia e sud America ha visto gli artigiani utilizzare sabbia, piante e altri elementi naturali per realizzare lavori artistici mai visti prima. E’ nata in questo modo la sua «pitto-scultura»: arte fatta di immagini, colori e materia. I materiali impiegati sono legno, juta, pietra, sabbia, stoffa, polvere di pietra pomice di Lerici. Le parti sono lavorate separatame­nte ed assemblate poi. I temi affrontati sono il viaggio, il sogno, l’amore materiale e spirituale, la condizione umana nella società. Un’arte nata per trasportar­e oltre il senso della vista ed essere esplorata con le mani e con l’immaginazi­one.

La mostra Sensoltre e tutto il progetto sono anche esempi di utilizzo della musica in modo diverso dal concerto. Quando il visitatore vedente indossa la benda, perde i riferiment­i spaziali, ha soltanto

due strumenti come guida: il tatto e l’udito. Nell’ascolto in cuffia, la musica svolge un’importante funzione guida. Senza, il racconto del quadro apparirebb­e piatto e più difficile per l’ascoltator­e.

«Pensiamo al potere evocativo del ritmo musicale che si lega alla parola e agevola uno stato di quiete interiore, migliorand­o la scoperta tattile». L’ascolto diventa così un incontro alla scoperta di una storia.

Francesca Ferri, musicista del Conservato­rio Piccinni di Bari e compositri­ce, ha scritto brani ispirati dalle caratteris­tiche di ogni quadro tattile esposto.

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 ??  ?? Sensoltre Sopra e a destra momenti della mostra allestita a Rovereto L’idea e il progetto sono di Emanuela Diana Ferri
Sensoltre Sopra e a destra momenti della mostra allestita a Rovereto L’idea e il progetto sono di Emanuela Diana Ferri
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