Coprifuoco in arrivo per i tavolini del centro Una cinquantina i locali coinvolti da gennaio
Il progetto: dalle 23 solo servizio interno e dehors smontati. Baur: troppe lamentele, orari da rivedere
BOLZANO Coprifuoco in arrivo per i plateatici del centro città con la chiusura anticipata di un paio d’ore rispetto a quella del locale interno, prevista all’1 di notte secondo la legge provinciale. Una cinquantina (su 700 bar nel capoluogo) quelli che potrebbero essere coinvolti, principalmente in centro, dove sono più a ridosso delle abitazioni. Dopo le 23, questo l’orario ipotizzato, i locali dovranno invitare i clienti a proseguire la serata all’interno, togliendo sedie e tavolini dall’esterno. «I tavoli dovranno essere spostati, l’area pulita e gli avventori eventualmente possono proseguire la serata dentro il locale, entro le limitazioni previste», spiega il vice sindaco Cristoph Baur, ideatore della proposta.
Il nuovo regolamento, che per ora è un’idea emersa lunedì, e allo studio della Commissione attività economiche del Comune in attesa della discussione e dell’eventuale via libera delle categorie economiche, dovrebbe partire dal prossimo gennaio, quando ogni esercente andrà a chiedere, o rinnovare, la concessione di occupazione suolo pubblico all’ufficio attività economiche e concessioni del Comune.
Il giro di vite nasce dalle continue lamentele dei residenti del centro che convivono (male) con i locali sotto casa, e l’incapacità delle parti di trovare un accordo. Ed ecco lo «zampino» del Comune. «Si è arrivati a questa proposta per trovare un compromesso tra chi abita a ridosso degli esercizi e chi li gestisce», conferma il presidente della commissione attività economiche Claudio Della Ratta.
«Non si può andare avanti così — commenta in maniera decisa il vicesindaco Baur — ci sono troppe lamentele e la situazione non cambia, peggiora. Non vogliamo toccare la legge provinciale che prevede la chiusura degli esercizi pubblici all’1, con deroga fino all’1 e mezza, è giusto che ci siano i tavoli fuori e che la città sia viva, ma i dehors fino a quell’ora sono eccessivi», è naturale che comportino rumori e creino disturbo agli abitanti, fa intendere.
Una cinquantina i locali potenzialmente interessati, quelli cioè più a ridosso delle abitazioni, come i locali del centro storico, in particolare piazza Erbe. È infatti dalle problematiche di quell’area che è scattata l’idea del piano da parte del vice sindaco, presentata nell’incontro di lunedì. Per i locali coinvolti ci sarà un doppio orario da rispettare: quello esterno, si pensa tra le 23 e le 24, e quello interno.
L’orario esatto verrà comunicato in occasione del rinnovo annuale della concessione ad ogni esercente, caso per caso. Una volta fissato l’orario comunque gli ospiti dovranno essere invitati a entrare nel locale e verrà negata la possibilità di soffermarsi ulteriormente all’esterno, il gestore dove possibile dovrà fisicamente rimuovere le sedie esterne e dovrà liberare l’area. I dettagli saranno discussi a breve per portare al regolamento entro fine anno. Per poi partire da gennaio con le concessioni dei plateatici. «Prima però devo discuterne in giunta e il tema deve ancora essere affrontato con le associazioni di categoria», dice Baur. Altro nodo spinoso da risolvere a breve saranno poi gli avventori che creano disagio a locale già chiuso.