Febbre dengue, colpita una donna
Arco, era rientrata dai Caraibi. La malattia si trasmette attraverso le zanzare
È stato registrato in Trentino, ad Arco, un caso di febbre dengue, la malattia infettiva tropicale che si trasmette tramite le punture di zanzare. Il caso è stato riscontrato in una donna rientrata dai Caraibi e abitante nel territorio di Arco, che ora è ricoverata all’ospedale di Rovereto. L’azienda sanitaria e il Comune di Arco hanno previsto alcune azioni cautelative per limitare la diffusione delle zanzare nella zona di residenza della donna: oggi la disinfestazione.
ARCO Un caso di febbre dengue, una malattia infettiva tropicale, è stato registrato ad Arco. La malattia è trasmissibile attraverso la puntura delle zanzare e il Comune è dovuto correre ai ripari, prevedendo un’ampia disinfestazione.
Ma andiamo con ordine. Il caso di dengue è stato segnalato in una donna rientrata dai Caraibi e abitante nel comune di Arco che ora è ricoverata all’ospedale di Rovereto. Il vettore principale della malattia è un tipo di zanzara — Aedes aegypti — non presente nel territorio provinciale anche se in misura minore vi è la possibilità di trasmissione attraverso la zanzara tigre (Aedes albopictus). In base alle linee guida del Ministero della salute l’Azienda provinciale per i servizi sanitari, in accordo con il Comune di Arco, ha pertanto previsto alcune azioni cautelative per limitare la diffusione delle zanzare, nella zona in cui risiede la persona colpita dalla malattia. Pertanto, a partire dalle ore 5 di oggi, sarà effettuata una disinfestazione in un’area circoscritta della frazione di Bolognano di Arco.
La dengue è una malattia infettiva, che è trasmessa solo tramite le punture di zanzara; non si trasmette mai direttamente persona a persona e normalmente ha un decorso benigno, con una fase febbrile che dura circa una settimana e una terapia di tipo sintomatico che serve soprattutto a ridurre la febbre e i dolori muscolari; in alcuni casi, però, la malattia può presentarsi come febbre emorragica con emorragie anche gravi in varie parti del corpo. La malattia è pressoché assente in Italia e nel Trentino, tuttavia è molto frequente in alcune aree del mondo, per cui non è raro il riscontro di persone che contraggono la malattia nei paesi delle aree a rischio e che sviluppano i sintomi al rientro dal loro viaggio.
L’intervento di disinfestazione prevede l’utilizzo di prodotti ad azione insetticida che non rappresentano un rischio per le persone e per gli animali da affezione. È comunque raccomandabile, a titolo precauzionale, chiudere le finestre della propria abitazione durante l’intervento ed evitare l’ingresso nei parchi di persone e animali per un periodo di circa 5-6 ore dopo la disinfestazione.
L’Azienda sanitaria ricorda anche che per limitare il proliferare della zanzara tigre, come di altre, è importante la collaborazione della cittadinanza nella gestione delle riserve d’acqua presenti nelle abitazioni e nei giardini privati (ad esempio vasche, fontane o sottovasi) attraverso l’uso di prodotti larvicidi da utilizzarsi una volta a settimana, per circa tre settimane.
L’episodio
Colpita una donna rientrata dai Caraibi Oggi sono previste azioni cautelative