Il «coprifuoco» dei plateatici divide I residenti sperano, esercenti critici
Widmann: «Finalmente ci ascoltano». Benetello: «Niente spazi, niente incassi»
BOLZANO È un progetto che divide quello presentato lunedì in Commissione attività economiche del Comune dal vicesindaco Cristoph Baur con la proposta di chiudere prima i plateatici del centro storico. Una misura che, una volta passata all’esame della giunta e delle categorie economiche, scatterebbe a gennaio con il rinnovo (o richiesta) delle concessioni di occupazione di suolo pubblico. L’orario esterno verrebbe anticipato di un paio d’ore (l’idea è alle 23 o alle 24) e sarebbe disgiunto da quello interno. Entusiasti i residenti con Armin Widmann,
Lorenzini
«Rumore, problema serio. Ma attenti a non ricreare un “deserto” come trent’anni fa»
presidente del quartiere Centro-Piani-Rencio che commenta: «Finalmente accolta una proposta nostra». Contraria Confesercenti, che rappresenta oltre 300 esercizi sui 600 dislocati in città: «Se manca lo spazio di vendita, mancano gli incassi», commenta secco Mirco Benetello. Anche se apre al confronto. Mentre cerca «una via di mezzo sostenibile per tutti» l’assessora comunale all’ambiente Marialaura Lorenzini «senza svuotare, di nuovo, il centro».
Insomma, la svolta divide, come era immaginabile. E preoccupa non poco gli addetti ai lavori. Parla subito di «città turistica con 650mila pernottamenti l’anno e il traino importante degli esercizi pubblici» Benetello, che prosegue: «Sarebbe una situazione che metterebbe in difficoltà: non è la soluzione giusta». Sul problema della quiete pubblica: «Da tempo viviamo una situazione nota in piazza Erbe, un’area con molti locali concentrati», spiega il numero uno di Confcommercio. Ma chiarisce: «Da anni c’è la presenza in quell’area di gente poco raccomandabile che staziona sui banchi del mercato, persone che nulla hanno a che vedere con i clienti dei locali». Ma apre: «Vediamo cosa succede, per ora è un progetto, contiamo di trovare passo passo un assestamento che eviti questo provvedimento».
Esulta, come detto, Armin Widmann, che sigla come «ottima notizia la proposta del vicesindaco, caspita!», ricordando di «non voler favorire la cultura di un centro città come una discoteca, il centro vecchio non lo è mai stato, lì è colpa delle liberalizzazioni: giusto far vivere la città, ma senza esagerare». Poi il presidente del quartiere CentroPiani-Rencio ricorda come «già nel 2013 avevamo queste idee per piazza Erbe e se ora le avanza il vicesindaco ci fa molto piacere. Un’idea nostra (anzi mia): spero vada a buon fine». E sulla città turistica ricorda «l’idea di decentramento
La proposta
L’idea del vicesindaco Baur è allo studio della commissione attività economiche
è questa. La città turistica resta, ma serve equilibrio nella dislocazione dei locali in tutto il capoluogo».
«Il rumore è un tema che lamentano tanti cittadini del centro — commenta l’assessora Lorenzini — è corretto limitare l’orario cercando di trovare una via di mezzo: giusto fare attività ed eventi, in centro storico ci sono 700 manifestazioni l’anno, ma va tutelato anche il diritto a vivere una vita tranquilla altrimenti i centri storici, oggi popolati, si svuotano nuovamente come 30 anni fa, sarebbe come tornare indietro».