Trasporti, nuova tensione tra artigiani e sindacati
Liti sul contratto collettivo. Uil: «C’è disagio». La replica: «Vi siete tirati indietro voi»
BOLZANO Tensioni senza fine tra sindacati e associazione artigiani. Oggetto del contendere: la contrattazione integrativa nel settore del trasporto pubblico.
Ieri mattina nella sede della Asgb, l’unione dei sindacati autonomi e Filt Cgil, Fit SgbCisl e Uil trasporti hanno rilanciato in una conferenza stampa il tema di un contratto collettivo territoriale nel settore del trasporto. «Il settore necessita di una svolta — ha detto Artan Mullaymeri responsabile del settore trasporti della Uil — oggi siamo in una situazione di disagio, con autisti che dopo vent’anni di lavoro arrivano persino a dare le dimissioni date le condizioni in cui lavorano. Va ridiscusso un accordo quadro territoriale, che riguardi tutto l’Alto Adige, sul trasporto di persone, dunque per gli autoferrotranvieri». Nel pomeriggio il presidente di Ivh.apa di Confartigianato Gert Lanz ha replicato risentito con una nota: «A giugno scorso — scrive Ivh.apa — l’associazione degli artigiani altotesini aveva presentato una proposta di accordo. In tale occasione i sindacati altotesini si erano tuttavia tirati indietro poco prima della firma». Quella circostanza «avrebbe potuto rappresentare la base per migliori condizioni lavorative e per una rivalutazione degli autisti impegnati nel settore del trasporto di persone, e nel contempo un miglioramento della qualità per i passeggeri». Ma Mullaymeri replica: «L’accordo che ci era stato proposto riguardava il trasporto logistica e merci e non quello delle persone come invece da noi auspicato. E come Uil ci siamo opposti fin da subito e non all’ultimo momento. Giovedì scorso abbiamo presentato in Provincia la nostra proposta e con la giunta provinciale e i lavoratori ci siamo presi un impegno che vogliamo rispettare. Io auspico si possa tornare a discutere al più presto con le controparti, ma siamo disponibili a trattare anche su una loro proposta, purché contenga a differenza dell’altra volta le premesse giuste». Ma Lanz non ci sta: «Non capisco davvero perché si debbano sempre seguire strade divergenti. Noi ci impegniamo per fornire una base contrattuale che possa favorire tutte le parti e viene bocciata dalle associazioni dei lavoratori. Ora la medesima proposta arriva da parte dei sindacati e improvvisamente si tratta di un’idea brillante».