«Il lavoro c’è, mancano le figure adatte»
Crescita, gli industriali confermano i dati Cgil ma avvertono: poca qualificazione
TRENTO Capita pure che industriali e sindacati vadano d’accordo. È il caso del rapporto 2017 della Cgil sui bilanci dell’industria trentina presentato martedì e a cui Confindustria ieri ha plaudito. «Confermiamo la crescita della nostra industria registrata nell’ultimo anno — dice Roberto Busato, direttore generale di Confindustria Trento — ed evidenziata dall’indagine realizzata dalla Cgil. È un fenomeno che rileviamo tra le aziende nostre associate e che è avvalorato anche dai dati in nostro possesso, in base ai quali possiamo affermare che il fatturato delle imprese inproblema dustriali del nostro territorio è cresciuto, tra il 2016 e il 2017, mediamente del 6%». Inoltre, spiega Busato, «secondo i dati sulle retribuzioni, si rileva una crescita di salari e stipendi del 5%». Gli indicatori, dice Busato, sono particolarmente positivi «nel settore metalmeccanico, il cui andamento è stato certamente favorito dal piano nazionale di incentivi Industria 4.0 e dalla ripresa di alcune filiere, in primo luogo l’automotive. Per le sole aziende metalmeccaniche ci risulta infatti un aumento del fatturato del 13%, con una crescita dell’occupazione di quasi 3 punti percentuali». Paradossalmente qui il è la mancanza di offerta perché per gli industriali «l’occupazione sarebbe probabilmente cresciuta di più se le aziende avessero trovato tutte le figure professionali che stanno cercando. I nostri imprenditori continuano infatti a segnalarci che faticano a trovare lavoratori preparati ad occupare le posizioni vacanti. Su questo fronte ribadiamo che è necessario migliorare e rendere più efficace il sistema di incrocio domanda e offerta, per favorire il matching tra imprese e lavoratori»
Ma non solo, conclude Busato: «Dobbiamo far conoscere ai giovani le nuove opportunità occupazionali. Le nuove generazioni vanno aiutate nella scelta del percorso di studi che possa agevolare il loro ingresso nel mondo del lavoro. Va attuata una attenta politica di orientamento scolastico, che deve coinvolgere il sistema della formazione e le imprese private».
Busato
«Urgente un’attenta politica di orientamento scolastico»