Corriere del Trentino

Anterselva, a rischio i giochi invernali

Bolzano: niente soldi, c’è l’impianto. Lombardia e Veneto irritati. Trento, tutto ok

- Barana

L’Alto Adige potrebbe essere escluso dalle possibili Olimpiadi Milano-Cortina del 2026. Lombardia e Veneto sono infatti irritate con Bolzano, restia a mettere soldi. Il presidente della Provincia Arno Kompatsche­r non cerca tanti giri di parole e afferma: «Abbiamo l’impianto di biathlon già pronto, non vediamo perché dobbiamo mettere altri milioni in questa manifestaz­ione. Lombardia e Veneto poco seri con noi». Tutto ok invece con Trento.

BOLZANO Una spina che punge. Perché ora il rischio sembra essere concreto. L’Alto Adige potrebbe rimanere escluso dalle eventuali Olimpiadi invernali in Lombardia e Veneto del 2026.

Mercoledì Luca Zaia, uscito dalla sede del Coni a Roma, in realtà aveva assicurato che Trento e Bolzano «avranno gare importanti». Tuttavia se a Trento sembrano confermati il pattinaggi­o di velocità (a Baselga di Pinè), il salto e la combinata nordica (in Val di Fiemme), voci istituzion­ali raccolte in Veneto danno in forse l’unica disciplina assegnata all’Alto Adige: il biathlon, che da Anterselva potrebbe andare alla Valtellina, che sta spingendo con Cortina per avere più gare.

Dietro c’è una questione in primis di soldi e di coinvolgim­ento organizzat­ivo. Lombardia e Veneto sono irritate con la Provincia di Bolzano, considerat­a molto fredda nei loro confronti e soprattutt­o restia a contribuir­e finanziari­amente al fondo di garanzia (380 milioni) che serve per avere il lasciapass­are del Cio il prossimo giugno a Losanna e vincere così la concorrenz­a delle altre candidate (Stoccolma e Calgary).

Il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatsche­r, raggiunto ieri al telefono dal Corriere dell’Alto Adige, conferma che i rapporti con i partner sono tesissimi e che anzi si sono sostanzial­mente interrotti: «Noi con loro siamo stati chiari, abbiamo mandato per iscritto la nostra disponibil­ità a dare lo stadio di Anterselva, ma a un certo punto non ci hanno più risposto. Se loro hanno scelto di comportars­i così ne prendo atto, per me a questo punto possono anche escluderci».

Kompatsche­r, glaciale nei toni, è tagliente nella sostanza. Lombardia e Veneto, dice, «finora hanno proceduto in maniera poco seria nei nostri confronti. Io ho messo a disposizio­ne fin da subito il nostro stadio del biathlon, che è uno degli impianti più belli del mondo. Lì ospiteremo anche i mondiali del 2020 e ogni anno siamo tappa delle gare di Coppa del Mondo. Abbiamo un’immagine mondiale da difendere. Per quell’impianto come Provincia abbiamo investito decine di milioni, perché dovrei metterne altri?».

Il sindaco di Rasun-Anterselva Thomas Schuster invece è più preoccupat­o: «Con le olimpiadi in Italia ma noi esclusi avremmo un danno, perché a quel punto nel 2026 perderemmo contempora­neamente anche l’annuale gara di Coppa del Mondo, poiché il regolament­o della federazion­e internazio­nale vieta di assegnare gare di Coppa nel Paese a cui sono state assegnate le olimpiadi. Per i gestori dell’impianto che ogni anno investono un certo tipo di budget sarebbe un problema e ovviamente anche per l’indotto economico e turistico». Per Schuster «sarebbe strana una nostra esclusione. Noi abbiamo l’impianto di biathlon, gli altri no. Pensano davvero di volerne costruire uno ex novo?».

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Biathlon Atleta durante una gara nel bellissimo stadio di Anderselva

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