Fugatti: «Meno burocrazia e più autonomia ai territori Valdastico a Rovereto sud Sovranismo e euroregione»
TRENTO Maurizio Fu gatti ,# attobr esi cambia è lo slogan della vostra campagna elettorale, ma quali sono a suo avviso le cose che vanno cambiate in Trentino, una terra che ogni anno si conferma in cima alle classifiche per qualità della vita e dei servizi pubblici?
«Ad esempio il rapporto con i territori. In questi anni di amministrazione di centrosinistra, la Provincia ha chiesto autonomia a Roma, ma non ne ha mai concessa ai territori. I Comuni sono l’esempio più evidente: come si fa in una terra di autonomia a commissariare i Comuni che non si adeguano alle gestioni associate? L’autonomia è libertà, se i sindaci sbagliano ne risponderanno ai loro elettori. Come si fa a cancellare il servizio di guardia medica in alcune valli quando tutti ti chiedono di lasciarle? Per risparmiare 2/300.000 euro l’anno?». Cos’altro non funziona?
«La burocrazia. Ogni categoria economica con la quale abbiamo parlato ci dice che non vuole più contributi, ma meno burocrazia. Le norme approvate dal centrosinistra hanno imposto adempimenti che non esistono nelle realtà limitrofe. Anche a Bolzano ci sono norme anticorruzione, ma non fermano gli investimenti. Noi vogliamo cambiare tutto questo, per farlo abbiamo bisogno di un forte mandato politico. È quello che chiediamo ai trentini».
Se il mandato politico non fosse forte, ad esempio se non supererete la soglia del 40%, chi cercherete per mettere insieme una maggioranza solida? I 5 stelle, il Patt, singoli “responsabili”?
«Mi pare che i 5 Stelle abbiano già detto di non essere interessati. In ogni caso, per noi il tema non si pone: puntiamo ad avere una solida maggioranza».
Uno dei cavalli di battaglia della Lega è la lotta al degrado, un problema che in Trentino non pare emergenziale. In ogni caso, la Provincia non ha alcuna competenza in materia di ordine pubblico. «È vero che la Provincia non ha competenze in materia, ma è anche
vero che il centrosinistra ha permesso che piazza Dante, su cui affacciano Provincia e consiglio regionale diventasse un centro di spaccio. Sono convinto che sapremo esercitare la moral suasion necessaria per risolvere il problema. Siamo fortunati: agli Interni c’è Salvini».
Tra dieci anni, salvo sospensione dei lavori, il tunnel del Brennero sarà pronto. Per realizzare la Valdastico, anche se si partisse lunedì, ne serviranno altrettanti. Ammesso che si trovino i soldi, quando la nuova autostrada sarà finita, non sarà già superata dai treni ad alta velocità?
«Della necessità della Valdastico parlava Kessler nel 1971. Anche di spostare il traffico dalla gomma alla rotaia si parla da decenni, ma le merci continuano a viaggiare sui tir. Sono questioni diverse, il tunnel del Brennero va fatto, ma va fatta anche la Valdastico, con uscita a Rovereto sud».
Voi avete fatto un patto con gli Autonomisti popolari di Walter Kaswalder sull’Euregio. Ma come sarà possibile avere un rapporto sempre più stretto con Innsbruck se sarà ripristinato il confine al Brennero?
«L’euroregione c’entra poco con il sovranismo. Noi siamo autonomisti perché diciamo che ognuno deve essere padrone a casa propria. Siamo critici con l’Europa, ma non mettiamo in discussione i rapporti interni all’Euregio».
L’affondo Com’è possibile commissariare i Comuni in una terra di autonomia o chiudere le guardie mediche quando tutti chiedono di tenerle aperte?
L’appello Chiediamo un mandato politico forte per poter cambiare Nessuno vuole più contributi, ma meno adempimen ti che frenano l’economia