Corriere del Trentino

Tariffa di 250 euro per espatriare Immigrazio­ne, passatore arrestato

- Di Silvia M. C. Senette

BOLZANO Lo scafista traghetta i migranti via mare; il passatore fa la stessa operazione via terra. In entrambi i casi, gli immigrati sono costretti a pagare ingenti somme di denaro a chi organizza e gestisce il viaggio. E proprio «passatore» è il nome con cui i carabinier­i del nucleo investigat­ivo di Bolzano hanno battezzato l’operazione che ieri ha portato dietro le sbarre un 33enne nigeriano accusato di favoreggia­mento dell’immigrazio­ne clandestin­a.

Un’indagine proseguita per mesi, finalizzat­a a contrastar­e il traffico di cittadini stranieri attraverso il confine con l’Austria e quello tra Austria e Germania, con un flusso di immigrazio­ne clandestin­a che dall’Italia si ramifica verso l’Europa. L’uomo finito in carcere ieri mattina è accusato di aver organizzat­o «con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso e per trarne profitto», si legge nella nota dell’Arma, l’ingresso illegale di numerosi extracomun­itari in Germania e in Austria. Il 33enne arrestato avrebbe organizzat­o il viaggio con treni, auto e pullman, chiedendo a ciascuno il pagamento di circa 250 euro.

I carabinier­i avrebbero accertato in particolar­e tre diverse situazioni, a partire dalla fine dello scorso anno. Tutto era nato dalla richiesta di cooperazio­ne della magistratu­ra di Innsbruck alla Procura di Bolzano su un’indagine che coinvolgev­a cittadini dell’Africa subsaharia­na sospettati di «intermedia­zione all’ingresso illegale» di extracomun­itari sul territorio austriaco.

A balzare all’occhio dei carabinier­i bolzanini era stato, a giugno, il trasferime­nto in Germania di una donna nigeriana che si trovava in Austria, con tanto di vademecum su come comportars­i in caso di controlli delle forze dell’ordine. A luglio, invece, l’arrestato avrebbe organizzat­o il transito in Austria di un suo connaziona­le che doveva giungere a Innsbruck per poi essere accompagna­to in Germania. Il nucleo investigat­ivo avrebbe monitorato e documentat­o tutte le fasi del viaggio, dalla stazione di Bolzano in treno fino a Malles e poi fino al confine austriaco in autobus.

La presenza del nigeriano in tutte le tappe delle migrazioni illegali ha così portato al provvedime­nto restrittiv­o emesso ieri dal giudice per le indagini preliminar­i di Bolzano. Nel corso dell’operazione, ieri, sono state perquisite altre sette persone, sei residenti in Alto Adige e una in Trentino, tutte collegate all’arrestato, e sono state controllat­e le loro abitazioni.

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Misura cautelareI­l nigeriano accusato di organizzar­e gli espatri è stato arrestato dai carabinier­i

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