Tariffa di 250 euro per espatriare Immigrazione, passatore arrestato
BOLZANO Lo scafista traghetta i migranti via mare; il passatore fa la stessa operazione via terra. In entrambi i casi, gli immigrati sono costretti a pagare ingenti somme di denaro a chi organizza e gestisce il viaggio. E proprio «passatore» è il nome con cui i carabinieri del nucleo investigativo di Bolzano hanno battezzato l’operazione che ieri ha portato dietro le sbarre un 33enne nigeriano accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Un’indagine proseguita per mesi, finalizzata a contrastare il traffico di cittadini stranieri attraverso il confine con l’Austria e quello tra Austria e Germania, con un flusso di immigrazione clandestina che dall’Italia si ramifica verso l’Europa. L’uomo finito in carcere ieri mattina è accusato di aver organizzato «con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso e per trarne profitto», si legge nella nota dell’Arma, l’ingresso illegale di numerosi extracomunitari in Germania e in Austria. Il 33enne arrestato avrebbe organizzato il viaggio con treni, auto e pullman, chiedendo a ciascuno il pagamento di circa 250 euro.
I carabinieri avrebbero accertato in particolare tre diverse situazioni, a partire dalla fine dello scorso anno. Tutto era nato dalla richiesta di cooperazione della magistratura di Innsbruck alla Procura di Bolzano su un’indagine che coinvolgeva cittadini dell’Africa subsahariana sospettati di «intermediazione all’ingresso illegale» di extracomunitari sul territorio austriaco.
A balzare all’occhio dei carabinieri bolzanini era stato, a giugno, il trasferimento in Germania di una donna nigeriana che si trovava in Austria, con tanto di vademecum su come comportarsi in caso di controlli delle forze dell’ordine. A luglio, invece, l’arrestato avrebbe organizzato il transito in Austria di un suo connazionale che doveva giungere a Innsbruck per poi essere accompagnato in Germania. Il nucleo investigativo avrebbe monitorato e documentato tutte le fasi del viaggio, dalla stazione di Bolzano in treno fino a Malles e poi fino al confine austriaco in autobus.
La presenza del nigeriano in tutte le tappe delle migrazioni illegali ha così portato al provvedimento restrittivo emesso ieri dal giudice per le indagini preliminari di Bolzano. Nel corso dell’operazione, ieri, sono state perquisite altre sette persone, sei residenti in Alto Adige e una in Trentino, tutte collegate all’arrestato, e sono state controllate le loro abitazioni.