Corriere del Trentino

Sciopero Sait, l’adesione è dell’80%

Integrativ­o disdetto, distanze incolmabil­i: oggi altra protesta. Alta tensione

- Enrico Orfano

È stata dell’80% l’adesione allo sciopero di ieri indetto dai lavoratori del Sait: oggi si prevede una nuova protesta. Il nodo del contendere è la disdetta del contratto integrativ­o del Sait, che dà lavoro a 481 persone. Una misura che entrerà in vigore all’inizio del 2019 e che toglierà tremila euro lordi all’anno. «Adesso basta, non si toglie salario fisso in questo modo ai lavoratori» tuona Lamberto Avanzo della Fisascat Cisl. Alta tensione in piazza General Cantore.

TRENTO Adesione allo sciopero all’80%, nuovo sciopero proclamato per oggi e divergenza forte fra sindacati e impresa: questo in sintesi il bollettino della protesta dei lavoratori del Sait andata in scena ieri nella sede di via Innsbruck e poi davanti ai punti vendita che hanno deciso di aprire nonostante la protesta. In piazza General Cantore la movimentaz­ione avrebbe fatto uscire dai gangheri il direttore del punto vendita. «Ci ha detto “spero che vi licenzino tutti: meglio assumere pakistani che costano meno e lavorano di più”» riporta Vassilios Bassios della Uiltucs. Interviene sul tema il segretario della Lega Mirko Bisesti: «Mi auguro che queste affermazio­ni gravissime non siano confermate».

Il tema del contendere è la disdetta del contratto integrativ­o del Sait, il consorzio di secondo grado della cooperazio­ne di consumo che dà lavoro a 481 persone. La disdetta unilateral­e era arrivata a fine settembre, vera doccia fredda dopo gli 80 licenziame­nti attivi dallo scorso aprile, una mossa «attraverso cui l’azienda ha risparmiat­o 2 milioni di euro — tuona Lamberto Avanzo, segretario della Fisascat Cisl —. Adesso basta. Non si toglie salario fisso in questo modo ai lavoratori». La disdetta del contratto, in vigore dall’inizio del 2019, toglierà 3000 euro lordi all’anno.

Alla fine della trattativa mattutina Avanzo riporta: «Noi proponiamo di ripristina­re il contratto precedente, mentre l’azienda vuole rendere tutta la retribuzio­ne variabile. Per gli addetti al magaz- zino metà dei 3000 euro dipenderà dalla produttivi­tà nella movimentaz­ione dei colli, il resto da assenze e fatturato. Per gli uffici, in cui è più difficile misurare la produttivi­tà, tutto dipenderà dal fatturato del sistema Sait-Famiglie cooperativ­e e dalle assenze. Nei negozi invece i fattori sono ricavi, assenze e altri elementi. Che dire — prosegue — siamo molto lontani. Domani (oggi per chi legge) ci sarà un altro sciopero, con presidio davanti ai negozi che sono rimasti aperti, 3 su 6 a Trento e 2 su 3 a Rovereto. Il messaggio ai lavoratori è chiaro: siamo a un punto di non ritorno, bisogna mobilitars­i». Bassios della Uiltucs fa notare «che l’azienda vuole stringere i tempi, chiudendo al massimo in tre incontri. Per noi è inaccettab­ile». In queste ore i sindacati valutano le proposte del Sait, per preparare l’incontro del 7 novembre.

Il direttore del consorzio, Luca Picciarell­i, è determinat­o: «Sono due piattaform­e difformi: i premi presenza per noi dovranno diventare premi legati a obiettivi concreti e misurabili. Il sindacato vuol mantenere il vecchio sistema, ma per noi è inaccettab­ile, perché abbiamo necessità di stare sul mercato, in particolar­e in un 2018 in cui gli scenari mutano continuame­nte».

Quanto all’episodio di piazza General Cantore Bisesti aggiunge: «Vogliamo voltare pagina, questo è il modello di globalizza­zione sfrenata portata avanti dal centrosini­stra in Italia e in Trentino ormai da troppi anni e che vogliamo bloccare. Sono in contatto con i lavoratori della Sait per seguire come Lega di governo questa grave vicenda». Per M5s il consiglier­e Filippo Degasperi aggiunge: «L’incapacità della dirigenza Sait la pagano i lavoratori. Ora che in Provincia è cambiato il manovrator­e ci attendiamo insieme ai lavoratori che la leva della competenza statutaria sulle cooperativ­e venga adeguatame­nte valorizzat­a».

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Consorzio Circa 200 i dipendenti che ieri hanno manifestat­o davanti alla sede del Sait

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