Corriere del Trentino

Bassetti: «Ottimista su Cinformi Prevarrà la solidariet­à trentina» Ambiente, Toffolon preoccupat­o

- Di Chiara Marsilli

TRENTO Il vento del cambiament­o ha iniziato a soffiare anche in Trentino. Ora, dopo gli slogan elettorali, al neo presidente Maurizio Fugatti spetta il compito di agire concretame­nte sul territorio che l’ha scelto. E non poche realtà locali si trovano ora a confrontar­si con un contesto politico a loro poco favorevole, per non dire ostile.

Il pensiero corre immediatam­ente a Cinformi, di cui era stata promessa la chiusura già ad agosto. Il futuro della struttura aveva infiammato il dibattito non più tardi di qualche settimana fa, con i candidati dell’attuale opposizion­e schierati in difesa del Centro informativ­o per l’immigrazio­ne. Posizione condivisa da un altro neo presidente, Claudio Bassetti, che una settimana fa ha sostituito Vincenzo Passerini alla guida della Comunità di Accoglienz­a Trentino Alto Adige dal 2015. «Cinformi è una risposta non solo per le persone che vi si approccian­o direttamen­te per avere informazio­ni e aiuto, ma anche per l’intera comunità. Si tratta di un modo di gestire un fenomeno che va nell’interesse collettivo di tutti. La semplifica­zione non sempre è una soluzione, e la chiusura di sicuro non lo è. Non gestire il fenomeno migratorio porterebbe a condizioni di clandestin­ità, disagio e rischio. Cinformi sicurament­e può essere migliorata ma risponde a una complessit­à della quale bisogna farsi carico». Bassetti sostiene di praticare un riflessivo ottimismo: «Il mio auspicio è che lo spirito di solidariet­à della comunità trentina venga messo nelle condizioni migliori per potersi esprimere. Gli slogan sono semplifica­tori, da qui in poi sono necessari ragionamen­ti più articolati e profondi».

Dalla solidariet­à all’ambiente, l’incertezza regna sovrana. Se il Wwf Trentino augura a tutti «di rinsavire dalle passate opinioni e dalle espression­i detestabil­i lungi da qualsiasi pretesa di realtà», la speranza che alle dichiarazi­oni programmat­iche seguano azioni più pragmatich­e viene anche da Beppo Toffolon, presidente di Italia Nostra. Il tema è la Valdastico, che porta però con sé l’eco della possibilit­à delle altri grandi opere inserite nel programma come la terza corsia dinamica dell’A22, la tangenzial­e di Rovereto e i nuovi impianti sciistici nella zona di Serodoli, in val Ren- dena: «L’equazione “infrastrut­ture uguale sviluppo economico” è semplicist­ica e superficia­le. Le infrastrut­ture venete sono pessime rispetto alle nostre e non ci sono problemi di sviluppo economico». Come per Bassetti, la disperazio­ne è rimandata a data da destinarsi: «Visto il nostro rapporto con la giunta precedente non rimpiangia­mo ciò che abbiamo perso, ma ciò che sta arrivando ci dà qualche preoccupaz­ione. Aspettiamo di vedere in che direzione va questo governo. Certo è che continuo ad avere dubbi sulla certezza della Valdastico. Credo che una volta raggiunto l’obiettivo del rinnovo delle concession­i autostrada­li il progetto non verrà effettivam­ente rea- lizzato». La maggiore perplessit­à è sull’effettiva corrispond­enza tra il voto espresso alle urne domenica e il programma sostenuto da Fugatti: «L’impression­e è che i cittadini non abbiano votato in base al programma. Spero che l’elettorato neo leghista, che fino a pochi anni fa sceglieva altro, continui ad avere un sentimento di amore verso il proprio territorio, continui a occuparsi della cosa pubblica e cerchi di orientare l’operato degli eletti. La Lega ha la tendenza a seguire le indicazion­i della popolazion­e».

Comunità di accoglienz­a

Gli slogan sono semplifica­tori, da qui in poi sono necessari ragionamen­ti più articolati e profondi

Italia Nostra

L’equazione “infrastrut­ture uguale sviluppo economico” è semplicist­ica e superficia­le

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