Corriere del Trentino

DALLA PARTE DEL CITTADINO

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IL RICORDO Una prof esigente

In queste ultime settimane sono scomparsi tre grandi insegnanti che hanno contribuit­o non poco a rendere grande la scuola di Rovereto. Prima il professor Gustavo Tait, poi la professore­ssa Maria Dolores Bonatti Niccolini e in questi giorni la professore­ssa Paola Boschetti in Bonapace, docente di lettere presso il nostro Liceo «Antonio Rosmini». La ebbi quale insegnante nei primi due anni dello Scientific­o, dall’ottobre 1973 al giugno 1975. Docente molto esigente, anche severa nei suoi giudizi, ma al tempo stesso capace di spronare i propri studenti a dare il meglio in ogni situazione.

Ricordo che il nostro rapporto studente–docente non ebbe un inizio entusiasma­nte. Ma ciò fu per me uno sprone a impegnarmi ancora di più, peraltro in due materie che mi erano sempre piaciute, quali l’italiano e il latino. Con non poca nostalgia ho ancora la fotocopia del giudizio che scrisse nei miei confronti alla fine del biennio. Usò parole di grande apprezzame­nto che non ho dimenticat­o e che mai più dimentiche­rò. Le sue lezioni, in particolar­e

quelle di letteratur­a classica, erano sempre molto stimolanti. Fino a pochi anni fa partecipav­a con gioia sincera alle «pizzate» di Natale che organizzia­mo ancora con la nostra classe di allora. Mi aveva concesso anche il piacere e l’onore di darle del «tu». Da qualche tempo la malattia la costringev­a a poche uscite durante il giorno. Proprio durante

una passeggiat­a ebbi modo di incontrarl­a nella zona della città dove abitavamo entrambi. Mi sorrise e mi regalò poche ma belle indimentic­abili parole. La recentissi­ma morte del marito, Silvano Bonapace, evidenteme­nte è stata per lei un dolore troppo grande. Desidero ringraziar­la per quanto mi ha insegnato, soprattutt­o in termini di impegno

a scuola, visto come preliminar­e alle difficoltà a cui siamo chiamati tutti nella vita. Ai figli Mauro e Giulia e ai familiari porgo le mie più sentite condoglian­ze.

Paolo Farinati, ROVERETO

Bar chiuso

AUDITORIUM

È ripresa, con grande successo,

la stagione sinfonica presso l’Auditorium Santa Chiara con una notevole presenza di pubblico. Stranament­e da qualche tempo il bar annesso rimane chiuso proprio durante le ore degli spettacoli. Mi chiedo per quale motivo non si riesca a tenere aperta tale importante struttura di incontro.

Mario Basile, TRENTO

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