Corriere del Trentino

Uil: forte calo per la cassa integrazio­ne

Primi nove mesi del 2018: Alto Adige a -6,7%

- Di Enrico Orfano

Nei primi 9 mesi del 2018 si assiste a un abbassamen­to importante delle ore concesse di cassa integrazio­ne. In Trentino, rispetto allo stesso periodo 2017, il calo supera il 50%. A Bolzano invece è di circa il 6%.

BOLZANO Nei primi nove mesi del 2018 si assiste a un calo impostante delle ore autorizzat­e di cassa integrazio­ne. In particolar­e a Bolzano si assiste a un calo del 6,7%, mentre in provincia di Trento c’è un dimezzamen­to, meno 52,8%.

I dati sono forniti dal rapporto della Uil sulla cassa integrazio­ne: livello nazionale nei primi 9 mesi di quest’anno, sono state complessiv­amente autorizzat­e 162 milioni di ore, pari ad una stima di 106 mila posti di lavoro salvaguard­ati. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, le ore richieste sono diminuite del 38,7%, con una cassa integrazio­ne straordina­ria che si è quasi dimezzata. Da una parte, quindi, la timida crescita in atto traina le imprese più competitiv­e determinan­do una minore richiesta di cassa integrazio­ne; dall’altra, i dati segnalano la sofferenza di quella parte del sistema produttivo non ancora uscito dalla crisi che ha terminato i periodi di cassa integrazio­ne previsti dalla riforma introdotta dal Jobs Act, con conseguent­e apertura delle procedure di licenziame­nto le quali trovano riscontro nell’aumento delle domande di Naspi.

Per quanto riguarda il Trentino, il segretario Walter Alotti sottolinea che, nella contrazion­e generale, l’edilizia cresce ancora del 6,8%.

Entrando nel dettaglio, nei primi 9 mesi dell’anno l’Alto Adige conta 1,77 milioni di ore di cassa integrazio­ne autorizzat­e, quasi totalmente cassa ordinaria. Il tutto in diminuzion­e rispetto a quota 1,9 milioni dello stesso periodo del 2017. Per quanto riguarda il Trentino, invece, il livello 2018 è di 1,14 milioni di ore autorizzat­e, quota drasticame­nte ridotta rispetto ai 2,42 milioni dei primi tre trimestri dell’anno prima. La cassa integrazio­ne ordinaria, che entra in gioco in caso delle crisi meno acute, è cresciuta del 13%. Quella straordina­ria, invece, che serve nei momenti di crisi più acuta, è calata dell’85%, da 1,6 milioni a 240.000 ore. In questo periodo i posti salvaguard­ati dalla cassa integrazio­ne sono 1.160 in Alto Adige (-83), e 748 in Trentino (-835). Per quanto riguarda i settori, in Trentino cresce un po’ l’edilizia, mentre l’industria cala. A Bolzano c’è un leggero aumento nell’industria.

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Edilizia Il comparto costruzion­i, in controtend­enza, continua a chiedere cassa integrazio­ne
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Segretario Walter Alotti

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