Coordinamento teatrale, stagione ricca di eventi
Diciassette comuni associati, quaranta quelli serviti in varie forme di collaborazione, trent’anni di attività. I numeri del Coordinamento Teatrale Trentino dimostra che si tratta di una realtà fondamentale per la diffusione del teatro e del cinema in tutto il territorio provinciale. Dopo aver presentato la stagione giudicariese nei giorni scorsi, la presidente Loreta Failoni ha introdotto la programmazione per il 2018-2019: «Anche per questa nuova stagione, la collaborazione con i Comuni sta portando ad ottimi risultati, con la creazione di un cartellone di spettacoli organico che tenga conto delle esigenze locali».
Le Valli Giudicarie dunque, ma anche i comuni di Ala, Aldeno, Borgo Valsugana, Brentonico, Cavalese, Cles, Grigno, Mezzolombardo, Nago-Torbole, Pergine Valsugana, Pinzolo, Riva del Garda, Rovereto, Sarnonico,
Tesero e Trento. Programmazioni che spaziano dalla prosa al teatro ragazzi, con un occhio di riguardo al cinema con l’organizzazione di rassegne specifiche e con il sostegno alle realtà organizzative locali.
Tra i primi appuntamenti teatrali, all’Auditorium di Trento per la rassegna Anch’io a teatro con mamma e papà (4 novembre ore 16.30) lo spettacolo per ragazzi «Pinochio Pinochio» di Giuseppe Di Bello, che fin dal titolo gioca su voluti errori di grafia per raccontare la storia del burattino attraverso le vicende di un gruppo di attori alle prime armi.
Un lavoro critico di teatro per l’infanzia, «un bellissimo e trascinante omaggio, a suon di musica, al teatro di una volta, alla Commedia dell’Arte, al cinema di Totò e Peppino, per la gioia di grandi e piccini».
Nei cartelloni del Coordinamento non manca anche una certa attenzione alle produzioni locali. Per questo ritorna nei cartelloni di Borgo Valsugana (7 novembre), Aldeno (17 novembre) e Nago-Torbole (22 gennaio) «Ciò che non si può dire», nuova versione del lavoro firmato da Pino Loperfido che debuttò nel 2002 al Teatro Stabile di Bolzano con Andrea Castelli e la regia di Paolo Bonaldi.
Uno spettacolo che nella sua versione originale venne replicato per tre stagioni teatrali consecutive con oltre cento rappresentazioni e che ora torna in scena con una nuova regia firmata Mirko Corradini, Mario Cagol come interprete e un testo parzialmente riadattato che comprende elementi di documentazione del tutto nuovi di cui - nel periodo della precedente rappresentazione non si era a conoscenza, che mira a restituire dignità e memoria alle 20 vittime del disastro.