Corriere del Trentino

Gilmozzi al neogoverna­tore «Trentino all’avanguardi­a I nostri investimen­ti utili Non servono soldi in più»

- F.Bar.

TRENTO «Se il Trentino ha retto all’emergenza maltempo è perché il sistema infrastrut­turale ha retto. È la dimostrazi­one che il piano d’investimen­ti, quello che io chiamo delle tre P, attuato in questi anni è servito». Mauro Gilmozzi, assessore all’Ambiente e ai Lavori Pubblici dell’uscente giunta Rossi, definisce quello trentino un sistema avanzato. Le tre P, dice Gilmozzi, «sono pianificaz­ione, prevenzion­e e protezione civile. Se nel resto d’Italia investisse­ro quanto noi sulla valutazion­e del rischio e la gestione dell’emergenza riuscirebb­ero a fronteggia­re meglio certe situazioni». Investimen­ti, spiega Gilmozzi, nati «dalla consapevol­ezza di cosa significa vivere la montagna e che devono essere patrimonio di tutti, qualsiasi sia l’orientamen­to politico di chi amministra. Si tratta di attenzioni dovute al nostro territorio, attenzioni che costituisc­ono una priorità, il pilastro su cui si regge la nostra autonomia».

Una «macchina» organizzat­iva, quella trentina, costituita dagli uffici prevenzion­i rischi, forestali, della protezione civile e da strutture moderne e capillari per i vigili del fuoco, un corpo nel quale i profession­isti sono aiutati da autentici volontari specializz­ati e formati. «Una “macchina” — dice Gilmozzi — che non ha mai subito tagli, anche nei momenti più critici. Non c’è mai stato un desiderata in più che non si sia potuto realizzare. Auspico che la nuova giunta Fugatti possa seguire la linea della continuità. Il piano di programmaz­ione in atto non ha nemmeno bisogno di spese aggiuntive, grazie ai finanziame­nti statali che si uniscono a quelli provincial­i. Credo che il focus di nuovi interventi debba andare soprattutt­o in direzione di Trento città, dove ancora persistono delle criticità».

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